GP Arabia Saudita: Red Bull incontrastabile, Leclerc a podio

GP Arabia Saudita: Red Bull incontrastabile, Leclerc a podio

@ Red Bull Press Area

Max Verstappen porta a casa l’ennesima vittoria, con Checo Perez che conclude il lavoro di squadra con la seconda posizione. Charles Leclerc porta la Ferrari sul podio. Ma tutti gli occhi sono puntati sul giovane Oliver Bearman, autore di una gran gara.

Per Ollie Bearman il GP d’Arabia Saudita è stato sicuramente emozionante. Iniziato con la convinzione di dover correre in Formula 2, e che in corsa si è trasformato nel suo fine settimana di esordio in Formula 1. Momento che già di per sé è da foto ricordo, ma se si aggiunge il fatto che lo si fa alla guida della Ferrari allora questo sì che diventa un ricordo ancora più indelebile. Là davanti invece Max Verstappen ha fatto la sua solita gara stradominata e in solitaria. Con anche Sergio Perez che è tornato a dimostrare il feeling che ha con il circuito di Jeddah.

In partenza Pierre Gasly ha subito accusato un problema che lo ha costretto prestissimo a portare ai box e ritirare la sua Alpine. Mentre a concedere un po’ di azione ci ha pensato il pilota esordiente, che si è subito messo alle calcagna di Yuki Tsunoda cercando di sfruttare la gomma più morbida. Mentre il compagno di squadra ha iniziato una lotta con l’altra Red Bull per la seconda posizione. Con il messicano che ha poi conquistato il quarto giro sfruttando la maggiore velocità di punta della Red Bull e il DRS.

GP Arabia Saudita: Red Bull incontrastabile, Leclerc a podio
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LA SAFETY CAR ED I PIT STOP ANTICIPATI

L’incidente di Lance Stroll e la conseguente safety car hanno tentato di mischiare le carte in tavola per quel che riguarda i pit stop. In questo frangente quasi tutti i piloti si sono fermarti, tranne Lando Norris, Lewis Hamilton, Nico Hülkenberg e Zhou Guanyu. Con la McLaren dell’inglese che si è trovata nuova leader della gara, o almeno finché l’olandese se l’è ripresa grazie all’entrata in temperatura della sua gomma dura.

Nel mentre la direzione gara ha cominciato a investigare alcuni episodi, come il jump start di Lando Norris, l’unsafe realise di Checo Perez e l’incidente fra Alex Albon e Kevin Magnussen. Fra questi, il messicano è stato poi costretto a scontare cinque secondi di penalità; mentre il danese dieci, e poi ancora altri dieci per aver superato il giapponese fuori dai limiti della pista.

Nel frattempo Bearman ha proseguito nella sua rimonta superando man mano non solo Tsunoda, ma anche la Stake del cinese e la Haas del tedesco. Fino a che non ha avuto un po’ di spazio libero per andare a caccia di George Russell. Mentre Oscar Piastri ha passato molto tempo cercando invano di sopravanzare la Mercedes del sette volte campione del mondo. Colpa del drag che accusa la monoposto di quelli di Woking rispetto alle altre. Discorso che vale soprattutto quando il DRS è aperto.

IL FINALE D’ARABIA

Il sorpasso è poi avvenuto al trentasettesimo giro, quando Hamilton si è finalmente fermato per la sua sosta. Alla tornata dopo è stato il turno di Norris. Entrambi con gomma dura. Fermatesi i due sono scivolati in ottava e nona posizione, alle spalle della Ferrari fra le mani del classe 2005 che è riuscito a mantenere la posizione nonostante la gomma più morbida e più fresca di quelli dietro.

All’ultimo giro Verstappen ha provato a rubare il giro veloce a Hamilton, non riuscendoci. Impresa che poi è riuscita a Charles Leclerc, che ha fatto segnare il tempo di 1.31.632 proprio tagliando il traguardo del GP d’Arabia Saudita.

La classifica:

  1. Max Verstappen
  2. Sergio Perez
  3. Charles Leclerc
  4. Oscar Piastri
  5. Fernando Alonso
  6. George Russell
  7. Oliver Bearman
  8. Lando Norris
  9. Lewis Hamilton
  10. Nico Hülkenberg
  11. Alex Albon
  12. Esteban Ocon
  13. Yuki Tsunoda
  14. Logan Sargeant
  15. Daniel Ricciardo
  16. Valtteri Bottas
  17. Zhou Guanyu
    Lance Stroll DNF
    Pierre Gasly DNF