Formula 1 | Wolff spiega perché Bottas ha un nuovo ingegnere di pista
Le prestazioni di Valtteri Bottas hanno subito un vistoso incremento in questo 2019. Con due vittorie, tre secondi e un terzo posto a Monaco il finlandese non ha mai mancato l’appuntamento con il podio ed è a soli 17 punti da Hamilton. Un ottimo bottino, considerando che Bottas è un pilota “precario”, un po’ come Danilo Petrucci in MotoGP, e deve guadagnarsi il prolungamento del suo contratto annuale (in scadenza a fine 2019) a suon di risultati.
Il sedile del finlandese è infatti minacciato da Esteban Ocon, che milita nell’organigramma Mercedes da anni e, data la giovane età, appare come il naturale erede del sedile di Bottas in vista di un futuro più a lungo termine con la casa della Stella.
Secondo alcuni addetti ai lavori, però, non è solo la pressione di far bene ad avere migliorato le prestazioni di Bottas. Potrebbe infatti avere inciso anche l’avvicendamento degli ingegneri: a Tony Ross, che lavorava con Valtteri nel 2018, è subentrato Riccardo Musconi, ex ingegnere di Lewis Hamilton (mentre Tony Ross è passato alla Formula E).
“Tutte le organizzazioni non sono mai statiche, ma devono essere sempre pensate come un organismo dinamico, in costante evoluzione. Noi cerchiamo sempre dei talenti a cui garantire un posto per poi fare in modo che crescano” ha spiegato Toto Wolff a Motorsport-Total.com riguardo al cambiamento degli ingegneri da affidare ai piloti.
“Non illudiamo mai il nostro personale del fatto che tutto si mantenga come è. Ci sono sempre persone giovani e motivate che possono fare meglio. Questa squadra non si manterrà per sempre nel suo assetto attuale, ci saranno ogni anno dei cambiamenti interni. Alcuni sono più visibili, altri meno. L’obiettivo finale è sempre quello di avere una struttura equilibrata“ ha concluso Wolff.