Formula 1 | Williams, Paddy Lowe: “Non abbiamo dubbi sul rendimento di Robert Kubica”

© Williams Press Area
La notizia del ritorno di Robert Kubica in Formula 1, dopo diversi anni di assenza in seguito all’incidente al Rally Ronde di Andora ad inizio 2011, ha in qualche modo sorpreso e scosso l’ambiente. Da un lato vi sono state reazioni positive e gioiose per il fatto di riavere in griglia il pilota polacco, segno questo di un completo recupero a seguito dell’incidente, ma allo stesso tempo vi sono state reazioni dubbiose e con numerosi punti interrogativi legati al suo rendimento, a causa del suo braccio destro rimasto lesionato da quel maledetto giorno.
Kubica era in lista per correre il campionato appena concluso, ma Williams decise di affidare il secondo sedile a Sergey Sirotkin. Il pilota russo, così come Lance Stroll, non ha però espresso un rendimento positivo, tra errori di entrambi i piloti ancora non esperti, la non competitività della monoposto e quant’altro. Questo non ha convinto la scuderia britannica, che ha vissuto una delle stagioni peggiori da quando è in Formula 1. Malgrado ciò, Paddy Lowe non si pente di aver preso quella decisione lo scorso inverno.
“Ho trascorso un processo di attenta valutazione lo scorso anno e scelsi Sergey. È stata una buona decisione”, ha infatti dichiarato Paddy Lowe.
Dopo il Rally di Andora del 2011, quando soffrì l’incidente che gli procurò delle brutte lesioni al braccio destro, Robert è stato sottoposto ad un lungo processo di recupero, riabilitazione e riadattamento alla competizione. Da parte sua, la Williams, per permettergli di guidare una sua monoposto, ha dovuto sviluppare delle nuove soluzioni tecniche che andassero incontro alle necessità del polacco. Tuttavia, il team non ha dubbi sul suo rendimento, malgrado il problema al braccio: “Può darsi che le persone fuori dal team abbiano dubbi, ma qui nessuno ne nutre”.
Durante la stagione, Kubica ha avuto modo di scendere in pista alla guida della Williams del 2018 in alcune prove libere del venerdì, oltre che ai Test Pirelli svoltisi nel corso dell’anno. Ovvio che l’attenzione di tutti rimarrà al 2019, quando il pilota tornerà in pista al volante di una Formula 1: nel corso dei Gran Premi, si vedrà quale sarà il suo rendimento.
“Robert non ha potuto mostrare la sua parte migliore in quelle occasioni. Ma 12 mesi dopo lo abbiamo conosciuto meglio, abbiamo visto ciò che potrà darci e ciò che può fare” ha concluso il direttore tecnico della Williams F1.