Formula 1, test Barcellona 2016: Mercedes si nasconde, Toro Rosso sorpresa del Mondiale?

Ormai siamo veramente agli sgoccioli. Tra praticamente una settimana prenderà ufficialmente il via il Mondiale 2016 di Formula 1 che vedrà le monoposto impegnate sulla caratteristica pista di Melbourne, in Australia. Offrire un giudizio reale dopo le sessioni di test collettivi invernali è sempre un azzardo, ma almeno abbiamo la possibilità di farci un’idea di quello che ci potrebbe attendere per il resto della stagione. Come avevamo già riportato poche settimane fa anche il 2016 sarà una stagione targata Mercedes: la scuderia tedesca ha fatto un ulteriore passo in avanti e anche nel corso della seconda settimana si è nascosta tanté che la vera lotta potremmo averla nelle retrovie dove c’è sicuramente più equilibrio tra le scuderie che puntano a giocarsi il terzo posto nel Costruttori.

MERCEDES – La Mercedes è in assoluto la scuderia che ha portato a termine il maggior numero di giri totali, ben 1294 (6024 km). La W07 Hybrid e la power unit tedesca è sicuramente il punto di riferimento della griglia di partenza e l’affidabilità, anche nei test, non è mai stata messa in discussione nonostante un problema alla trasmissione abbia costretto Hamilton a chiudere anticipatamente il suo ultimo giorno di prove sul tracciato del Montmelò. Anche in questi ultimi quattro giorni i piloti della corazzata tedesca hanno lavorato duramente sui long run senza però mai mostrare il potenziale vero della vettura visto che la Mercedes ha preferito non utilizzare gli pneumatici Ultrasoft e Supersoft, i più morbidi della gamma proposta dalla Pirelli, a differenza della Ferrari, sua diretta avversaria.

FERRARI – I tempi valgono poco o nulla a questo punto della stagione. La Ferrari SF16H è sicuramente una vettura nata bene, e lo si può capire anche dalle sensazioni positive mostrate dai piloti. È una vettura veloce e ben bilanciata ma che in più di un’occasione ha dato non pochi campanelli d’allarme per quanto riguarda l’affidabilità. A termine anche degli ultimi quattro giorni di prove disponibili nel corso dell’inverno la Ferrari, grazie a Kimi Raikkonen, si porta a casa il giro più veloce assoluto però fatto segnare su gomme Ultrasoft. Nonostante i buoni tempi fatti segnare da Vettel su gomme medie e supersoft, l’impressione è che a Maranello ci sia da lavorare ancora molto per provare a strappare definitivamente il titolo alla Mercedes.

RED BULL – Sicuramente la Red Bull non è al livello della Ferrari ma la scuderia austriaca potrà quasi certamente salire sul podio in più di un’occasione. Non si può dire che questi ultimi quattro giorni di prove siano stati idilliaci per il team di Milton Keynes che si è fronteggiato tra luci e ombre. Anche se la power unit Renault è notevolmente migliorata, sia sotto l’aspetto della potenza sia per affidabilità, proprio quest’ultimo aspetto sembra essere quello che maggiormente preoccupa i tecnici della Red Bull, in particolar modo a riguardo delle prime gare della stagione.

WILLIAMS – Possiamo dire che la Williams ha portato a termine i compiti. Il team di Grove, che ha fatto sapere di aver portato a termine il programma preventivato per questo inverno, è sicuramente apparso più in forma se comparato a quanto visto nella prima sessione. La performance è migliorata, la FW37 è più veloce ma per certi versi a preoccupare è l’affidabilità. Tra le scuderie che puntano a giocarsi il terzo posto nel Costruttori, la Williams è quella che correrà con più pressione addosso visto che si troverà obbligata a dover confermare la posizione, Toro Rosso e Force India permettendo.

TORO ROSSO – Per la Toro Rosso quella del 2016 è sicuramente il miglior inverno da quando la scuderia di Faenza è arrivata in Formula 1. L’obiettivo era quello di girare, e ci sono riusciti senza nemmeno intoppi troppo gravosi. La Toro Rosso ha portato a termine la bellezza di 588 giri nella seconda sessione, dietro solamente alla Mercedes, regina della classifica a quota 613, e davanti alla Ferrari, ferma a 486. La STR11 è migliorata per quanto riguarda equilibrio, maneggevolezza e velocità. A dirlo sono stati i piloti che hanno anche elogiato il passaggio dalla power unit Renault alla Ferrari. Il punto forte della Toro Rosso per il 2016 potrebbe essere sicuramente l’affidabilità e, se tutte le aspettative saranno rispettate, c’è da scommetterci che nel corso della stagione si parlerà ancora tanto della STR11 e dei suoi piloti, i giovanissimi Carlos Sainz JR e Max Verstappen.

MCLAREN – Nonostante qualche piccolo intoppo, almeno nei test, la McLaren MP4-31 è riuscita a mostrarsi una monoposto affidabile. Pochi ci speravano soprattutto dopo aver visto i numerosi problemi della prima sessione. Per gli ultimi quattro giorni di test la Honda ha portato al Montmelò il motore omologato per la stagione 2016 di Formula 1 e, anche se in tempi valgono poco o nulla, la McLaren ha dato chiari segni di miglioramento sotto ogni aspetto. La scuderia britannica è riuscita a completare la bellezza di 439 giri, tutti con lo stesso propulsore. Un segnale che fa ben sperare per l’avvio della stagione. Nelle prossime settimane già il team di Woking porterà qualche aggiornamento sulla MP4-31 in modo da poter arrivare in Spagna ed avere a propria disposizione il miglior telaio della griglia di partenza.

FORCE INDIA – Al pari della Toro Rosso anche la Force India potrebbe rivelarsi una delle sorprese del Mondiale 2016 di Formula 1 a patto che una situazione economica poco piacevole non vada a incidere sulla performance. Nonostante l’intoppo che ha fermato Perez in pista, nell’ultimo giorno di prove disponibile, la Force India è chiaramente una vettura in crescita a dimostrazione di come stiano cominciando ad arrivare i risultati, non solamente grazie al lavoro avvenuto nella factory in inverno, ma nel corso della scorsa stagione quando proprio la line-up della scuderia asiatica è riuscita a conquistare nove arrivi a punti consecutivi. La VJM09 si è confermata una monoposto consistente e particolarmente veloce con le gomme medie.

RENAULT – A differenza della prima sessione di test, la Renault ha mostrato un miglioramento anche se la RS16 ha ancora bisogno di molto lavoro per essere considerata davvero competitiva, soprattutto a livello di motore, nonostante il propulsore abbia mostrato un’affidabilità invidiabile. Il 2016 rappresenterà per la Renault una stagione di transizione ma nelle prossime settimane potrebbero arrivare già i primi aggiornamenti.

SAUBER – La Sauber continua a mostrarsi in netta difficoltà. Dopo aver disputato la prima sessione di test invernali con la monoposto 2015, la C35 non ha probabilmente portato in pista i progressi che ci si aspettava. Nonostante il serrato programma di lavoro e la Power Unit Ferrari aggiornata, non possiamo definire i tempi sul giro di grande rilevanza. Se questo è l’antipasto, per la Sauber il 2016potrebbe rivelarsi una stagione indigesta.

MANOR – Soprattutto tenendo conto della motorizzazione Mercedes, alzi la mano chi si sarebbe aspettato di più dall’inverno della Manor. La scuderia inglese ha mostrato non poche difficoltà sulle lunghe percorrenze con la ricerca di una netta affidabilità come obiettivo di questi ultimi quattro giorni di prove. Ennesima stagione con la maglia nera del campionato?

HAAS – Se nel corso della prima quattro giorni di prove la Haas si è mostrata fin da subito come un progetto in forte crescita, la seconda sessione ha dato riscontri contrapposti. La Haas è italiana nel cuore col telaio creato in collaborazione con la Dallare e il motore proveniente dalla factory della Rossa di Maranello ma i numerosi problemi di affidabilità avuti nel corso degli ultimi quattro giorni sul tracciato di Barcellona faranno trascorrere notti insonni ai tecnici della scuderia americana. Solamente in Australia capiremo la reale forza in campo.