Formula 1 | Steiner accusa gli steward: “Condizionati dal nome del pilota da giudicare”

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© Mercedes Press Area

Anche quando la Formula 1 è ufficialmente in vacanza, non mancano spunti di dibattito interessanti per aprire sempre nuove polemiche. Questa volta è toccato a Gunther Steiner, team principal della Haas, che senza mezzi termini è andato a chiosare a riguardo delle penalità che gli steward infliggono ai piloti a ogni Gran Premio. Secondo il manager italiano i commissari non utilizzerebbero lo stesso metro di giudizio per ogni pilota, andando chiaramente a rivelarsi fin troppo indulgenti coi top driver.

Più di una volta è successo che anche noi di Haas non andiamo di certo ad aiutare chi si trova nel ruolo di dover giudicare perché ci andiamo a infilare in situazioni che se fossimo riusciti ad evitare non avremmo dovuto ricevere penalità – ha raccontato ai colleghi di Motorsport.com l’altoatesino – Ma se c’è da prendere una decisione, continuo a sostenere che pesa di più il nome del pilota rispetto al risultato. Potrebbe essere. Non ho  dati per provarlo ma potrebbe essere“.

Accuse importanti che arrivano in un anno tremendo per la Formula 1 per quanto riguarda le polemiche a seguito delle decisioni degli steward. Tra le più recenti possiamo ricordare l’infrazione di Hamilton a Hockenheim, reo di aver oltrepassato la linea che separa la pit-lane dalla pista, mossa vietata dal codice sportivo internazionale, e la penalità inflitta a Sebastian Vettel in griglia di partenza, in Austria, per aver ostacolato Sainz nella Q2.
Ma dal punto di vista delle sanzioni non è stato nemmeno un metà stagione facile per i piloti della Haas, penalizzati in più di un’occasione: se Grosjean è stato penalizzato per aver causato un incidente, a Barcellona, in occasione del primo giro della corsa mentre in Francia è nuovamente stato sanzionato dagli steward per aver spinto fuori pista Ocon; Magnussen, in Azerbaijan, è stato sanzionato per aver spinto contro il muro Gasly mentre in Spagna è riuscito a strappare ai commissari solo una reprimenda per aver ostacolato Leclerc nelle libere.

E a sorprendere in tutta questa intricata faccenda è l’atteggiamento di Charlie Whiting che ha ammesso senza troppi problemi come sia possibile che i commissari, inconsciamente, possano essere influenzati dal cognome dei piloti: “Se un pilota ha nove punti sulla licenza, questo non dovrebbe influenzare la decisione degli steward – ha raccontato il Direttore delle gare di Formula 1 – Potrebbero pensare che dare ulteriori punti di penalità a un pilota equivarrebbe a fargli saltare una gara. Non si dovrebbe fare ragionamenti di questo tipo, ma potrebbe essere che questa specie di ragionamenti abbia un peso nel subconscio. Non lo so“.