Formula 1 | Sergio Perez ora ha l’esperienza giusta per approdare in un top team!
Il futuro di Sergio Perez in Formula 1 è stato compromesso dopo un anno difficile con la McLaren nel 2013, ma da allora ha ricostruito la sua reputazione con la Force India negli ultimi quattro anni. Sergio Perez ha concluso la stagione del 2017 in settima posizione nel Campionato Piloti, distante 68 punti dal pilota della Red Bull Max Verstappen, e con 13 punti di vantaggio sul compagno di squadra Esteban Ocon. Il pilota messicano rimarrà con la Force India nel 2018, ma è consapevole che nel 2019 ci potrebbero essere buone opportunità per approdare in un top team come Mercedes, Ferrari e Red Bull.
A riguardo perciò ha affermato: “È un anno così importante. Ci saranno molti movimenti attorno alla Formula 1 nel 2019, quindi è importante essere veloci dall’inizio del prossimo anno. Credo che in Formula 1, tutti ti osservano non solo per una gara o per un anno, ma per ciò che si fa durante il corso degli anni. Quando guardo quello che ho fatto negli ultimi anni, credo di essere in una buona posizione”. Sergio Perez crede che ora abbia l’esperienza giusta per sfruttare al meglio una possibilità con un top team, avendo imparato la lezione a suo tempo con la McLaren.
“Credo che se arriverà l’occasione, sarò totalmente preparato e completo sia dal lato umano che da quello sportivo. Questo può fare una grande differenza nel caso in cui l’opportunità arrivi. Credo che salirò di livello, se mi si presenterà la giusta possibilità”, ha così proseguito. Alla domanda se avrà qualche rimpianto nel caso in cui non gli verrà data una seconda possibilità, Sergio Perez ha risposto dicendo: “Avrò il rammarico di non aver mai avuto la possibilità di dimostrare che posso lottare per il titolo, anzi che posso vincere dei titoli. Ho mostrato cosa posso fare in Formula 1, ma voglio di più e sento di poter fare molto più di questo”.
Sergio Perez ha anche ammesso che la guida della McLaren, arrivata dopo aver effettuato due anni alla Sauber, purtroppo è arrivata nel momento sbagliato. Perciò ha concluso dichiarando: “Credo davvero che la McLaren sia arrivata troppo presto nella mia carriera. Non ero ancora pronto, anzi avevo bisogno di un altro anno alla Sauber in quel momento, ma è andata così. Quell’anno però mi ha reso il pilota e l’uomo che sono adesso”.