Formula 1 | Rivoluzione Liberty Media: biglietti meno cari e più GP in Europa
Col Gran Premio di Singapore si apre ufficialmente una nuova era della Formula 1 che può contare ancora sull’appoggio di Bernie Ecclestone, ma non più in qualità di boss assoluto del Circus iridato. Non è passata nemmeno una settimana dall’annuncio del passaggio di proprietà della Formula 1 dalla CVC alla Liberty Media del magnate americano, John Malone. Se per alcuni team, come la Ferrari, è più complicato adattarsi all’idea che il Circus ormai sia di proprietà di Malone, visto che l’imprenditore statunitense avrebbe espresso il volere di privare la Ferrari del bonus economico di cui gode il Cavallino Rampante incrinando così i rapporti con Sergio Marchionne, gli appassionati potrebbero accogliere con benevolenza questo cambio di proprietà.
Secondo alcune indiscrezioni uno degli obiettivi della Liberty Media sarebbe quello di far tornare un numero maggiore di appassionati in autodromo abbassando il costo dei biglietti, fino a 150 euro. Non è un mistero: a causa dei continui aumenti dei ticket sempre meno fans seguono almeno una gara di Formula 1 dal vivo all’anno e il costo totale della spesa diventa proibitivo soprattutto per le famiglie, tenendo conto che un biglietto valevole per una persona per un intero fine settimana può costare anche 600 euro.
L’obiettivo di Malone e di Carey è quello di aumentare la popolarità della Formula 1, che soprattutto negli ultimi anni ha accusato un arresto. Ma la rivoluzione dei nuovi proprietari, oltre ai prezzi dei biglietti, riguarderà anche il Calendario. I nuovi acquirenti della Formula 1 non hanno nessuna intenzione di americanizzare la Categoria, tanté ch avrebbe iniziato a balenare nelle loro menti la volontà di aggiungere nuovi GP in Europa, continente recentemente bistrattato proprio da Ecclestone. Ma la ricetta vincente per far amare ancora di più la Formula 1 passerà anche dai social media, coi piloti e i team ancora più liberi di condividere la vita dentro e fuori dal paddock con i propri fans. Il conservatorismo è ufficialmente finito.