Formula 1 | Renault: “Qualcuno ha paura di noi…”

renault 2018

© Renault Press Area

Non è un segreto che i rapporti tra Red Bull e Renault si siano inevitabilmente deteriorati negli ultimi anni. Già nel 2015, la casa di Milton Keynes era andata alla ricerca di un altro fornitore diverso da quello francese, salvo poi doversi accontentare di ulteriori tre anni di partnership con Renault. Partnership conclusasi nel 2018, al culmine di un rapporto ormai logoro. L’ultimo “sgarbo” di Red Bull a Renault è arrivato proprio al termine della scorsa stagione, quando a Milton Keynes hanno posto il veto sul test di Ricciardo con la RS18 nei collaudi post-GP di Abu Dhabi. Si trattava dei consueti test legati alle gomme Pirelli, ma per Ricciardo sarebbero stati utili per farsi almeno un’idea sul potenziale della Renault in versione 2018 e per fornire qualche indicazione sulla vettura.

Chiaro che l’impatto del pilota australiano sul team Renault, finora, è stato limitato, visto che Daniel si calerà per la prima volta sull’abitacolo della macchina francese solo il mese prossimo a Barcellona. “Ci sono molte cose che possiamo apprendere dall’interazione col pilota – ha commentato Marcin Budkowski, direttore esecutivo del team – Daniel è stato al simulatore e ha già parlato con gli ingegneri, ma ancora non ha guidato la nostra vettura”.

“Ci sarebbe piaciuto che potesse guidare nei test di Abu Dhabi, ma purtroppo non è accaduto. Siamo dispiaciuti che nel novembre scorso non abbia potuto provare la Renault del 2018, perché ci sarebbe stato utile un suo riscontro”. Pur provando ad essere diplomatico, Budkowski lancia poi una frecciatina alla Red Bull: “Il fatto che Daniel non abbia potuto guidare la nostra vettura nei test di Abu Dhabi, senza voler puntare il dito contro nessuno, ci lusinga abbastanza, perché significa che qualcuno ha paura di noi e pertanto non vuole offrirci alcun potenziale vantaggio”.

Budkowski ha poi speso parole di elogio verso il pilota australiano: “Ha lavorato per anni con un top team e porta da noi un’esperienza che ci mancava. Il suo arrivo ha portato un’extra motivazione in tutti noi, perché si tratta di Daniel Ricciardo, un gran pilota e una gran persona. Il fatto che un pilota di questo calibro si sia affidato al nostro progetto la dice lunga su cosa possiamo fare insieme”.