Formula 1, Red Bull-Alonso: ecco perché non s’ha da fare
McLaren lasciata a piedi dai suoi piloti? Se Jenson Button sembra sempre più vicino all’addio definitivo alla Categoria, tra le gare di Spa e Monza, la Red Bull ha sondato il terreno per capire se Fernando Alonso fosse stato disponibile guidare per il team di Milton Keynes nel 2016. La cosa, forse, avrebbe potuto anche andare in porto a due condizioni: primo, se a trattare il proprio passaggio in Red Bull fosse stato direttamente Alonso e non il suo management, secondo, se la RB12 fosse stata motorizzata dai propulsori Mercedes.
L’accordo per la fornitura di motori al team austriaco sembrava cosa fatta prima del clamoroso dietrofront da parte della Mercedes. Un passo indietro che pare non essere stato ben digerito dagli uomini di Mateschitz che hanno ripreso immediatamente i contatti con la Ferrari. Il motorista tedesco ha prima lanciato la pietra e poi nascosto la mano. Un azzardo troppo rischioso, secondo i vertici Mercedes. Una volta che il Cavallino Rampante e la Red Bull hanno ripreso i contatti a riguardo della sempre più possibile fornitura della power unit, i rumors a riguardo di un passaggio a Milton Keynes di Alonso si è sgonfiato.
Un po’ come è avvenuto in Mercedes, per la Rossa il rischio era troppo e sufficientemente calcolato. Anche se i media iberici continuano a sperarci non ci si dovrebbe stupire se la Rossa avesse eventualmente posto dei veti. Del resto, come la potrebbe prendere la Ferrari la possibilità di battuta dalla Red Bull RB12 con la power unit made in Maranello guidata da Fernando Alonso, ex della Rossa?
Se arriveranno, come si presuppone, i motori della Ferrari, niente cambierà nella line-up del team di Milton Keynes. Gli uomini di Dietrich Mateschitz hanno una filosofia ben precisa a riguardo del discorso piloti: la Red Bull i propri gioielli preferiscono allevarli in casa, investendo maggiormente nello sviluppo della monoposto piuttosto che nella ricerca di un top driver. Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat hanno ampiamente mostrato di meritare la conferma e con ogni probabilità lo spagnolo resterà in McLaren Honda e farà coppia con Stoffel Vandoorne, leader del Mondiale di GP2 con la ART e punta di diamante del programma giovani della McLaren.