Formula 1 | Pierre Gasly finirà come Stoffel Vandoorne?

PIERRE GASLY - RED BULL - STOFFEL VANDOORNE

© Red Bull Press Area

Il Gran Premio di Cina di ieri è stato per Pierre Gasly la sua miglior gara da quando è in Red Bull. Ha infatti concluso sesto ed è riuscito a portare a casa anche il punto per il giro veloce. Ciò nonostante, la sua prestazione è stata ancora una volta ben al di sotto di quella del suo compagno di squadra Max Verstappen.

L’avventura di Pierre Gasly in Red Bull ci ricorda la carriera di Stoffel Vandoorne alla McLaren. Perché? Partiamo dall’inizio delle loro carriere. Entrambi, prima di approdare in Formula 1, sono arrivati secondi in Formula Renault 3.5, entrambi sono stati campioni in Formula 2, entrambi avevano iniziato bene una volta approdati nel Great Circus (l’anno scorso Gasly arrivò quarto con la Toro Rosso in Bahrain), ma entrambi sembrano poi essersi persi nel momento in cui si sono trovati a dover guidare una vettura più complicata, la Red Bull RB15 per Pierre Gasly e la McLaren MCL33 per Stoffel Vandoorne.

Tornando alla gara di ieri, Pierre Gasly ha girato costantemente più lento (di quasi un secondo al giro) rispetto al suo compagno di squadra Max Verstappen, tranne ovviamente nell’ultimo giro in cui gli è stata montata la gomma rossa che gli ha permesso di ottenere il giro veloce, e ha concluso la gara 45 secondi dopo il compagno di squadra.

Il guaio principale per Pierre Gasly sembra essere proprio questo: l’essersi trovato come compagno di squadra un certo Max Verstappen che a ogni gara riesce a spremere al massimo la sua Red Bull, mettendolo quindi costantemente sotto pressione. La stessa cosa che successe l’anno scorso a Stoffel Vandoorne con Fernando Alonso. Ora, sia ben chiaro, non si può dire che a Pierre Gasly manchi il talento per guidare in Formula 1 e giustamente gli viene promessa pazienza da parte dei vertici della Red Bull, comprendendo le sue difficoltà visto che sono state corse finora solo tre gare. Però ricordiamo come anche a Stoffel Vandoorne l’anno scorso gli venisse ripetutamente confermata la fiducia. Fino a un certo punto. Ancora prima di fine stagione, infatti la McLaren decise di puntare su Lando Norris, non rinnovando quindi il contratto a Stoffel Vandoorne per il 2019.