Formula 1 | Mercedes tiene in considerazione le soluzioni aerodinamiche della Ferrari
Nei test di Barcellona, aveva fatto molto parlare il differente risultato a cui sono pervenute Ferrari e Mercedes nella realizzazione dell’ala anteriore. Se la W10 (come la Red Bull RB15, del resto) ha un’ala anteriore i cui profili si sviluppano alla massima altezza fino al raccordo con la paratia laterale, l’ala anteriore della SF90 vede invece i profili abbassarsi man mano che si avvicinano al congiungimento con la paratia laterale. Differenti visioni, che sembravano concorrere a produrre quel gap prestazionale visto a Barcellona, quando la SF90 dominava la classifica dei tempi mentre i piloti Mercedes macinavano chilometri ma senza stabilire crono di rilievo (eccezion fatta per la zampata finale di Hamilton l’ultimo giorno).
Poi a Melbourne i valori in campo si sono nettamente invertiti, con le Mercedes dominatrici e la Ferrari lontana parente del gioiello visto a Barcellona, relegata a distacchi che hanno sfiorato il minuto sotto la bandiera a scacchi. Nonostante l’inizio lasci pensare a una W10 molto valida anche aerodinamicamente, Toto Wolff non ha escluso che gli ingegneri Mercedes possano studiare a fondo le soluzioni adottate dalla Ferrari e dagli altri rivali. A Barcellona, il team principal Mercedes aveva avvertito che cambiare configurazione dell’ala anteriore avrebbe richiesto mesi di lavoro, comportando una conseguente revisione della vettura, ma la stagione è lunga.
“Direi che bisogna sempre prendere in considerazione ciò che sfornano i rivali” ha esordito Wolff ad Autosport a chi gli chiedeva opinioni sul pacchetto aerodinamico della Ferrari. “Bisogna sempre avere la mente aperta e un approccio umile. Allo stesso tempo, devi seguire la tua strada e non farti confondere da quanto fanno gli altri. Daremo di sicuro un occhio ai concept aerodinamici dei nostri rivali, senza perdere di vista la nostra filosofia progettuale. Credo che nel corso della stagione, da pista a pista, vedremo grossi cambiamenti nelle configurazioni aerodinamiche” ha concluso Wolff.