Formula 1 | Mercedes, prese dei freni troppo piccole
Nel weekend appena trascorso sul circuito cittadino di Marina Bay, la Mercedes ha avuto problemi nella gestione delle temperature dei freni, com’era già accaduto a Montecarlo e Montreal, in effetti la scuderia di Stoccarda sembra soffrire questi tracciati dove ci sono pochi rettilinei e i freni sono sempre sotto stress, l’aspetto critico diventa quello relativo al raffreddamento dei freni, a causa dell’alta temperatura ambientale che si somma alla bassa velocità media, specie quando le monoposto viaggiano col pieno; le frecce d’argento in più a differenza degli altri competitor utilizzano dischi diversi con prese d’aria più ridotte ed è forse questo il problema.
La Casa della Stella ha tutto l’impianto della Brembo, ma i dischi utilizzati sono della francese Carbon Industrie. Guardando la presa d’aria di Ferrari e Red Bull viene il sospetto che gli aerodinamici di Brackley abbiano esagerato nel disegnare prese d’aria troppo piccole sulle frecce d’argento. Anche se in realtà pare che non ci sia una grande differenza: chi se ne intende sostiene che la portata d’aria per il raffreddamento dei freni non sarebbe molto diversa, perché la Mercedes ha più piccola la presa che è esterna alla palpebra, ma avrebbe condotti più grandi fra la parete di carbonio e la gomma. Questo non vuole dire che i tecnici abbiano sottostimato la necessità di portare aria fresca a disco in carbonio e pinza in alluminio-litio della W07 Hybrid. Il problema sembra essere sulla temperatura del disco, infatti il disco Brembo ha una perfetta funzionalità fra 600 e 1.000 gradi con picchi che arrivano fino a 1.200 gradi, mentre la “finestra” di utilizzo dei Carbon Industrie sarebbe molto più stretta.
Detto questo è facile dedurre come domenica al muretto Mercedes abbiano scelto una strategia più conservativa per i freni montando su entrambe le monoposto la mescola più dura, in questo caso la Soft; infatti nella prima parte di gara sul display del volante sono apparsi dei led che indicavano la temperatura dei dischi con degli allarmi, e i due piloti hanno dovuto spostare il ripartitore di frenata verso le ruote posteriori per cercare di abbassare le temperature con una frenata meno efficiente ma ciò non è stato sempre possibile, chissà che l’anno prossimo gli ingegneri tedeschi non rinuncino ad un po’ di aerodinamica a favore di prese più ampie così da limare anche questi difetti e diventare veramente infallibili.