Formula 1 | Lando Norris: “Gli ingegneri McLaren lavorano nella direzione giusta”

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© McLaren Press Area

Ormai è noto che la McLaren non naviga in acque felici da anni e la nuova coppia – formata da Carlos Sainz e Lando Norris -, almeno sulla carta, è ben lontana dal rappresentare il toccasana in grado di risollevare il team. Ambedue sono piloti under 25 e nessuno di loro ha maturato podi e vittorie in Formula 1, oltre al fatto che sono entrambi al debutto assoluto con la scuderia di Woking. Insomma, una coppia potenzialmente promettente ma che, almeno adesso, è decisamente di basso profilo. Soprattutto se messa in relazione ad altre line up che affiancano ad un pilota già vincente (o comunque esperto) un giovane scalpitante (Vettel-Leclerc, Verstappen-Gasly e Kubica-Russell, ad esempio) oppure sono composte da due piloti di esperienza (Ricciardo-Hulkenberg).

Anche tecnicamente, la McLaren paga una situazione difficile. Di recente, i responsabili della scuderia non hanno usato mezzi termini per imputare allo chassis le cause dei mali, riconoscendo inoltre di essere arrivati a comprendere troppo tardi cosa comprometteva il rendimento della MCL33. Una situazione che dà da pensare, considerando che proprio lo chassis veniva osannato nel 2017 come unico elemento convincente della vettura, a fronte di una power unit Honda che veniva invece additata come fonte di tutti i mali…

Nonostante tutto, il neo pilota titolare della McLaren Lando Norris professa fiducia nel team di Woking: Credo che gli ingegneri abbiano capito cosa non ha funzionato. A volte è così: provi qualcosa che va bene in galleria del vento o durante le simulazioni, e poi in gara le cose cambiano. Di sicuro, sanno che stanno seguendo la strada giusta. Si sono susseguiti tanti cambiamenti all’interno del team, ma da tempo ci siamo focalizzati sull’anno prossimo. I nostri ingegneri preferiscono ora concentrarsi su nuovi pezzi che diano garanzia di funzionare, piuttosto che provare varie cose andando alla cieca e senza sapere quale riscontro daranno. Io ho provato qualche nuovo pezzo per la prossima vettura, ma non tantissimo. Di sicuro, Rudy van Buren, Nyck De Vries e Oliver Turvey, che hanno girato al simulatore, hanno potuto provare molto di più di quello che ho testato io. In fondo, io sono sceso in pista solo in alcune prove libere”.