Formula 1 | La pole position di Nico Rosberg crea ancora polemiche!

Credits: Mercedes Press Area

Nonostante sia trascorsa una settimana, ad Hockenheim continua a creare perplessità e discussioni la pole position ottenuta da Nico Rosberg in Ungheria, con il tempo effettuato in regime di doppia bandiera gialla ma comunque confermato dalla direzione gara. In conferenza stampa molti piloti hanno criticato l’accaduto e domani tutti i piloti saranno impegnati in una riunione in cui discuteranno tra le varie cose, anche di questo tema.

Durante la Q3 del Gran Premio di Ungheria, Fernando Alonso si è girato mentre provava a migliorare il suo tempo restando per qualche secondo con la sua vettura di traverso sul cordolo e in traiettoria. Così sono uscite le doppie bandiere gialle e quasi tutti i piloti hanno abortito il proprio giro, tranne Nico Rosberg, che transitando con ancora le bandiere gialle esposte ma con Fernando Alonso che era già ripartito, ha effettuato un giro con cui ha ottenuto la pole position.

Nella conferenza stampa odierna i piloti presenti hanno detto ciò che pensavano sull’accaduto ed hanno condannato più o meno l’episodio. Sebastian Vettel ha affermato: “Io ero davanti a Nico e ho alzato il pedale, forse troppo, non so cosa dire, ma da quel che sapevo quando vedi doppia bandiera gialla devi avere doppia cautela. Nel regolamento c’è scritto che bisogna prepararsi a fermare la macchina. Spero che dopo quanto accaduto i piloti non cambino impostazione mentale perché la prossima volta ci potrebbe esser qualcuno nei guai in pista e dobbiamo stare pronti ad alzare il pedale”.

Sebastian Vettel cerca anche di spiegare che la confusione può essere causata anche dal nuovo regolamento, infatti ha affermato: “Onestamente la difficoltà è che la tecnologia moderna magari non aiuta, da quando sono stati aggiunti i sensori c’è una sorta di linea guida che dice: quando c’è una singola bandiera gialla bisogna rallentare di due decimi, se c’è la doppia di cinque decimi ma è solo un accordo verbale, è una questione di buon senso, dipende da noi capire il limite”.

Riferendosi a Nico Rosberg ha aggiunto: “Un pilota ha fatto quello che ha fatto lo scorso weekend. Ma se non ci fossero stati problemi magari anche altri l’avrebbero fatto e questo non ha condizionato il resto del suo giro, quindi è difficile tracciare una linea chiara. In passato forse era più semplice perché non c’erano tutti questi settori, c’erano il settore 1, il settore 2… e se battevi il tuo tempo in quel settore era chiaro che avevi violato la regola. Probabilmente rendeva le cose molto più semplici per noi che eravamo in macchina, ora devi pensare molto di più e via dicendo. Di questo ne discuteremo domani, speriamo di trovare un accordo comune e proseguire”.

Daniel Ricciardo è più o meno d’accordo con Sebastian Vettel ed ha affermato: “Ho già espresso il mio parere a riguardo, io non avrei potuto fare nulla di differente. Fernando era in pista, ero pronto a rallentare molto e ho dovuto farlo perché lui era li. Per quanto mi riguarda mi arrabbio quando vedo le persone che vanno più veloci con una sola bandiera gialla. Quando ce ne sono due, a maggior ragione il comportamento dovrebbe essere diverso, se ne vedi due il segnale è ancora più forte, perché significa che c’è qualcuno in pista. Questo è qualcosa su cui dobbiamo riflettere e discutere, ed essere finalmente un po’ più chiari, si deve notare la differenza”.

Nico Hulkenberg, inizialmente ha provato a smorzare la tensione dicendo: “Credo che sarà una riunione piuttosto lunga quella di domani, porterò bevande e cibo”. Poi ha aggiunto: “La doppia bandiera gialla significa che c’è del pericolo quindi bisogna essere pronti a fermarsi, ma ogni caso è diverso ed è differente anche per Charlie giudicare perché ad esempio in Ungheria alcune macchine in curva 9 hanno visto Fernando Alonso sul cordolo e quindi era costretto ad alzare il pedale, ma quando è arrivato Nico Rosberg la pista era già sgombra e quindi era diverso. Giudicare è difficile, però in linea di massima bisogna avere rispetto per le bandiere gialle”.

Anche Rio Haryanto, Pascal Wehrlein e Felipe Nasr hanno confermato con quanto espresso dai tre dei più esperti piloti ed in coro hanno detto: “Domani quando ci siederemo tutti insieme, dovremmo trovare qualcosa di condiviso a cui tutti aderiscano”. Infine il brasiliano Felipe Nasr ha concluso il brasiliano dicendo: “Non bisogna trovarci mai più davanti a questo tipo di discussioni, devono esserci regole chiare e che tutti rispettino”.

Invece Fernando Alonso ha difeso il comportamento di Nico Rosberg ed ha affermato: “Da quando corro, 16 anni in F1, 31 nel motor sport, abbiamo sempre avuto la singola bandiera gialla e la doppia bandiera gialla. Non c’è mai stato alcun problema, a parte quando lotti per il mondiale o quando ti chiami Nico Rosberg. Non c’è stato alcun problema e non ce ne saranno in futuro, quindi non credo sia necessario chiarire la regola in un meeting tra piloti, perché ci sono degli steward che hanno tutti i mezzi per decidere. Certe volte ci può essere più fermezza, altre volte meno, e magari questo è un modo non uniforme di applicare le regole, ma non vedo alcuna differenza tra questa pole position di Nico e i miei precedenti 16 anni di Formula 1”.

In tutto ciò, Fernando Alonso ricorda un episodio riguardante il suo più grande rivale degli ultimi anni, Sebastian Vettel, che vinse un titolo proprio in mezzo alle polemiche per una bandiera gialla sospetta: “Nico Rosberg ha mostrato la telemetria e ha provato di aver rallentato, quindi se hanno deciso di non penalizzarlo è perché gli steward hanno più informazioni di tutti noi. Anche Sebastian Vettel, nel 2012, ha sorpassato Jean-Eric Vergne in regime di bandiera gialla in Brasile, ma alla fine si è laureato campione”.