Formula 1, la pagelle del Gp di Gran Bretagna a Silverstone
Ecco le pagelle del Gp d’Inghilterra che, come al solito, si disputa a Silverstone “The home of british motorsport“. Il Gp d’Inghilterra ha rilanciato alla grande le chances di Lewis Hamilton di tornare a vincere il mondiale ma ha anche segnato un’ennesima debacle della Ferrari.
Lewis Hamilton: voto 10. Si tiene lontano dai guai in una corsa le cui condizioni atmosferiche potevano mettere a rischio la sua superiorità messa in mostra nei giorni precedenti lungo il tracciato del Northamptonshire. A dire il vero, due rischi li prende: uno con la Safety car (sarebbe stato l’ennesimo crash in casa Mercedes) e uno alla curva 1 nella parte centrale di gara. In entrambi i casi è stato fortunato. Fortuna a parte, però, ha girato da campione.
Nico Rosberg: voto 7. La gara di Rosberg non è stata un disastro. Però è stata una di quelle gare un pò estreme in cui i campioni veri vengono fuori e gli altri si limitano a guidare bene. Il sorpasso all’esterno della Chapel da parte di Verstappen se lo ricorderà a lungo. In più, i suoi finali di Gp stanno diventando un incubo con un altro guasto a pochi km dalla fine che scatenerà anche la penalità inflittagli a causa di una regola ridicola.
Sebastian Vettel: voto 4. Pur considerati i tanti bastoni che la Ferrari gli sta mettendo tra le ruote (2 cambi sostituiti in 7 giorni; indecente!), ci si sarebbe aspettato quel quid in più che il campione può mettere grazie alla guida pura. Tra l’altro, ieri era bagnato e il gap tecnico poteva annullarsi. Invece niente, Vettel è stato falloso, lontano da team quali Toro Rosso, Force India e una rinata McLaren, e inconcludente. Così non va.
Kimi Raikkonen: voto 6. Festeggia (???) il rinnovo con una gara mediocre come mediocre è la monoposto che porta a spasso. A Silverstone ci si sarebbe aspettato di più sia dalla Ferrari che da Raikkonen che invece si limita ad una gara senza infamia e senza lode. Ma sembra che a Maranello si sia entrati in un vortice di decisioni sbagliate volte a cercare sempre un colpaccio che puntualmente non arriva.
Daniel Ricciardo: voto 7. Guardi la gara di Ricciardo e pensi che si tratti di un’ottima gara, che non si sarebbe potuto fare di più con la Red Bull che si trova tra le mani e che, in definitiva, meriti il 7 in pagella. Tutto vero, infatti do a Danielone un bel 7. Però se ci si sposta nel box accanto e guardiamo cosa ha fatto quell’altro…
Max Verstappen: voto 10. Non dovrei scrivere un giudizio sulla gara dell’olandesino: dovrei limitarmi a mettere il link del sorpasso che ha compiuto ai danni di Rosberg all’esterno della Chapel: pazzesco! Credo si tratti del sorpasso dell’anno. Avevo anche scritto, 7 giorni fa, che nel processo di crescita di Max, c’era ancora tanto lavoro da fare per quanto riguarda la guida sul bagnato: pare io sia stato smentito. Finora ha fatto male solo a Monaco, per il resto continua a stupire.
Felipe Massa: voto 5. Un’altra gara no in un altro tracciato che aveva visto la scuderia di Grove fare bene in un passato molto recente. Invece questa monoposto è decisamente sbagliata e le colpe dei piloti sono relative. In un quadro così deprimente, però, vorrei vedere i piloti Williams guidare con la testa sgombra di chi non ha niente da perdere. Invece niente.
Valtteri Bottas: voto 5. Gara finanche più disastrosa di quella di Massa. Si becca un 5, proprio come il brasiliano, perchè almeno Bottas ha provato a rimanere nel gruppo che conta ad inizio gara. Poi, dopo un sovratserzo alla curva Vale e ben 4 “remate” nel tentativo di tenere la sua Williams in pista, alla quinta ha capito il body-language della sua monoposto e si è girato. Da lì in poi la sua gara è stata una processione.
Carlos Sainz: voto 7. Un’altra bella gara quella dello spagnolo, una gara solida, pratica e che porta altri punti alla Toro Rosso e al figlio del ‘Campeon’ dei rally. In più Carlito deve essersi anche preso la soddisfazione di tenersi dietro un 4 volte campione del mondo come Vettel.
Daniil Kvyat: voto 6. Finalmente un risultato utile per il russo che interrompe la serie negativa di ritiri. Certo, decimo e un punto non è poi granchè, ma è comunque meglio del nulla che ha raccolto in questi ultimi tempi.
Fernando Alonso: voto 7. Sì, direte, anche lui ha sbagliato ed è uscito alla curva 1 compromettendo, così, la sua gara. Ma avete presente cosa guida Alonso? Ieri Fernando ha disputato una grande gara, ha approfittato delle condizioni meteo per cercare di livellare il gap che separa la sua monoposto dalle altre, ha tentato un sorpasso da urlo lungo il Wellington straight e, in ultima analisi, ha rischiato. Tanto. Quando si rischia così si può anche sbagliare, ma ben fatto Nando. E poi chissà le risate quando vedeva Vettel nei suoi specchietti…
Jenson Button: voto 5. “Silverstone jinx” l’hanno ribattezzata gli inglesi, la “sfiga di Silverstone”: si tratta del complesso rapporto che Button ha con questo tracciato e che ha colpito ancora, almeno durante le prove del Gp d’Inghilterra. La gara, però, è apparsa piuttosto regolare ma Button non ha brillato lo stesso. Un passo indietro rispetto all’ottima performance di Zeltweg.
Kevin Magnussen: voto 5. Fatica a tenere in pista una vettura inguidabile che, sul bagnato, doveva essere davvero un incubo. Nel finale il cambio lo mette fuori causa e non penso Magnussen sia rimasto molto scontento di aver abbandonato la compagnia prima del tempo.
Joylon Palmer: voto 5. Dice che la gara stava andando bene perchè aveva passato Magnussen e si stava avvicinando a Grosjean (vabbè…) quando gli fanno il patatrac al box come a Mansell nel Gp Portogallo ’91 (le analogie col Leone d’Inghilterra finiscono lì). Toglie anche lui il disturbo a causa del cambio ko.
S. Perez: voto 7; N. Hulkenberg: voto 7; M. Ericcson: voto 5; F. Nasr: voto 5; R. Grosjean: voto 5; E. Gutierrez: voto 5; P. Wehrlein: voto 5; R. Haryanto: voto 5