Formula 1 | Jean Todt: “Kvyat è in Formula 1 perché ha talento”

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© Red Bull Content Pool

Il presidente della FIA Jean Todt ha voluto esprimersi sul clamoroso ritorno di Daniil Kvyat in Formula 1, al volante della Toro Rosso. Il pilota russo era stato silurato dal mondo Red Bull al termine di un’esperienza che definire altalenante è dir poco. Prima il debutto su Toro Rosso, in seguito la promozione in Red Bull nel 2015, poi la retrocessione in Toro Rosso, il rischio di perdere il sedile prima del 2017 e il licenziamento ufficiale alla fine dello scorso anno. Kvyat ha trovato un posto come terzo pilota alla Ferrari per il 2018, prima che Helmut Marko lo richiamasse nell’organigramma Red Bull.

La chiamata di Kvyat è segno che nel programma Red Bull la lista di giovani promettenti è praticamente esaurita, o quasi. Ne è la prova l’ingaggio, lo scorso anno, di Brendon Hartley, pilota tutt’altro che giovane, avendo già 29 anni (28 quando ha debuttato) e due titoli WEC sul palmares. Inoltre, è indicativo il fatto che Helmut Marko, per rimpiazzare lo stesso Hartley nel 2019, stia puntando gli occhi su Pascal Wehrlein, che era pilota Mercedes fino a poco fa.

L’ingaggio di Kvyat ha incontrato le lodi del presidente FIA Jean Todt, entusiasta del ritorno del pilota russo. “Si tratta di un pilota dal grande talento – è l’elogio di Todt – cosa che ha già dimostrato in passato. Mio figlio è il suo manager e mi rallegro che si sia riusciti a riportare Kvyat in Formula 1. Ha commesso pochi errori perché ha un grande talento. Se fosse un pilota inaffidabile e incline all’errore, non sarebbe qui in Formula 1. Ma se Kvyat sarà in griglia l’anno prossimo, vuol dire che sa rendere bene” ha concluso Todt.