Formula 1, incontro eccezionale dei Team Principal per cambiare la qualifica

Poco prima del primo semaforo verde della stagione 2016 di Formula 1 i Team Principal si riuniranno per discutere su come poter cambiare la sessione che decreta la griglia di partenza del Gran Premio, magari già dalla prossima gara, quella del Bahrain. Se c’è un vero sconfitto a distanza di poche ore dalla 50esima pole position di Lewis Hamilton, è proprio lui, il nuovo format di qualifiche che è stato bocciato unanime da parte di piloti, team, addetti ai lavori e appassionati che questa mattina, in televisione, hanno capito poco o niente. Se la modifica è stata fatta per creare maggiore incertezza e spettacolo, ogni scopo non è stato raggiunto: le due macchine in prima fila sono sempre le Mercedes e la Q3 si è rivelata avara di show per chi l’ha seguita.

Domani, come hanno anticipato i colleghi di motorsport.com, i rappresentanti delle diverse squadre si incontreranno a Melbourne per discutere la possibilità di un cambiamento urgente da introdurre già in occasione della prossima gara, in Bahrain. Secondo le prime indiscrezioni non dovrebbe essere fatto alcun ritocco al nuovo format, semplicemente si tornerebbe al regolamento 2015: «Sicuramente la scelta più ovvia è quella di tornare al sistema vecchio che è già collaudato – ha commentato Toto Wolff, boss della Mercedes – L’idea di base era interessante, ossia rendere le sessioni più spettacolari con un eliminazione ogni 90 secondi ma solamente oggi abbiamo capito che stavamo perseguendo una strada sbagliata».

Per Christian Horner, Team Principal della Red Bull non ci sono scusanti: «Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi perché oggi ci siamo resi protagonisti di uno spettacolo davvero indegno. Le qualifiche dovrebbero mostrare un crescendo di agonismo fino agli ultimi secondi e invece ci siamo trovati a tenere ai box dei top drivers quando al termine della sessione mancano ancora cinque minuti – ha accusato Horner senza mezze parole – Bisogna correre subito ai ripari e personalmente credo che debba accadere già qualcosa prima della prossima gara in Bahrain».