Formula 1 | In Canada le prestazioni di Verstappen hanno messo a tacere le “stupide critiche” su di lui

© Red Bull Press Area

Per Max Verstappen non è stato certamente un inizio di Mondiale semplice: mai lontano dalle critiche, l’olandese è stato più volte protagonista di diversi incidenti che, appunto, hanno fatto esplodere i commenti e sono stati vera e propria linfa vitale per coloro che non aspettavano altro per lanciare l’ennesima frecciatina nei suoi confronti.

Tuttavia, il weekend di Montreal ha rimescolato le carte e Verstappen ha potuto riscattarsi, dominando le tre sessioni di prove libere e conquistando la terza posizione in qualifica e poi in gara.

Prestazione questa che secondo Helmut Marko ha messo a tacere le malelingue, le “stupide critiche” nei confronti del pilota. A Motorsport.com, il consulente della Red Bull, ha dichiarato: “Ha fatto il miglior tempo durante le tre sessioni di libere, si è qualificato terzo e non ha fatto nulla di sbagliato, nessun piccolo danno. Era quello che ci aspettavamo da lui e sono sicuro che ci saranno altre gare come questa. Si è pronunciato e credo che abbia dato la risposta più giusta”.

In generale, Marko si è anche detto molto soddisfatto delle prestazioni ottenute dal team in Canada, considerando anche le difficoltà di sorpasso riscontrate durante il precedente weekend di gara.

Analizzando bene la gara, infatti, Daniel Ricciardo ha fatto segnare uno dei giri più veloci e nelle ultime battute di gara Verstappen si è letteralmente attaccato agli scarichi di Valtteri Bottas, sottolineando come la Red Bull sia decisamente in crescita.

Tra l’altro, come sottolinea anche Motorsport.com, in Canada la Red Bull è stata l’unica tra i top team a utilizzare le hypersoft durante le Q2 e a iniziare la gara con la stessa mescola.

A tal proposito, Marko ha ammesso di non avere rimorsi in merito alla strategia utilizzata, considerata la migliore per permettere a Ricciardo di superare Hamilton durante il pitstop.

La scelta delle gomme era la migliore che potessimo fare per guadagnare altre posizioni. Ha avuto successo con Ricciardo e ha quasi funzionato anche per Max”.