Formula 1, i piloti su Spa: «Eau Rouge da mozzare il fiato e…da voltastomaco»
Protagonista del motorsport con la sua velocità e con il suo asfalto teatro di sorpassi eroici, l’Eau Rouge è sicuramente una delle curve più note al mondo e finalmente torna ad essere goduta appieno dai piloti grazie alle caratteristiche delle monoposto attuali. Infatti le alte velocità di punta e la configurazione a basso carico aerodinamico di queste macchine motorizzate turbo consentono di riportare la Formula 1 alle origini, tempi in cui l’Eau Rouge veniva facilmente e con normalità affrontata in pieno.
Secondo Daniil Kvyat, l’Eau Rouge è la curva che più assomiglia a una sfida, richiedendo molto coraggio. «L’Eau Rouge con queste macchine torna ad essere una curva folle, mozzafiato da affrontare, soprattutto sul bagnato. La Pouhon e la Blanchimont anche, ma in realtà lo sono solo sul bagnato. Il circuito è pieno di punti interessanti, scorrevoli e impegnativi: a Spa percepisci che stai guidando davvero una macchina di F1.»
Anche secondo Lewis Hamiton l’Eau Rouge è il pezzo forte del circuito, specialmente per il modo in cui la pendenza cambia prima della salita verso il Radillon. Il campione del mondo descrive letteralmente dal profondo le sensazioni estreme che si provano durante la percorrenza di questo altare del motorsport. «Ai piedi della collina, a tutto gas, Eau Rouge è sempre la parte più divertente del circuito. Quando fai l’ingresso in pieno, quando giungi in fondo, le budella rimbalzano. E invece quando arrivi in cima, le budella risalgono e sembra che tutto debba uscire dalla bocca da un momento all’altro, cosa piuttosto divertente quando si va a 320 km/h.»