Formula 1 | GP Ungheria 2016, Sebastian Vettel: “Con una qualifica migliore eravamo sul podio”

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Il fine settimana del Gran Premio d’Ungheria si è chiuso con rammarico per Sebastian Vettel che non è riuscito a salire sul podio, proprio su quella pista che un anno fa aveva regalato la seconda vittoria stagionale alla Ferrari. Il tedesco del Cavallino Rampante, autore di una bellissima partenza, era riuscito a ritardare la seconda sosta e nel finale ha illuso i tifosi che hanno creduto alla possibilità di lottare con Ricciardo per il gradino più basso del podio.

Secondo Sebastian Vettel il risultato finale della corsa è stato compromesso dalla brutta qualifica di ieri: “Oggi speravo di fare di più. Sono partito bene, forse anche troppo, perché la distanza fino alla prima curva è molto lunga, quindi sono dovuto uscire dalla scia un po’ troppo presto. E’ un peccato, perché da lì in avanti sono rimasto bloccato in quinta posizione. A quel punto sapevo che tutto sarebbe dipeso dalla strategia e dalle soste e infatti abbiamo passato Verstappen anticipando il cambio gomme“, ha commentato il tedesco.

Infatti il tracciato dell’Hungaroring, per sua natura, non favorisce i sorpassi ma perlomeno in gara la Ferrari può tirare un mezzo sorriso visto che si è mostrata più in forma rispetto a quanto visto nei giorni precedenti: “Con una posizione migliore in qualifica penso che saremmo saliti sul podio senza problemi – ha continuato Seb – A fine gara eravamo più forti, direi un paio di decimi al giro, ma sfortunatamente non abbastanza per sorpassare. Se avessi potuto avrei fatto di più, ma ci ho provato fino alla fine. Avevamo una buona strategia, sul finale il ritmo era migliorato, ma purtroppo questa è una delle piste peggiori per superare“.

Tra sette giorni le monoposto di Formula 1 torneranno in pista per affrontare il Gran Premio di Germania, la gara di casa per Sebastian Vettel: “Non siamo contenti di finire quarti, perché corriamo per vincere, dobbiamo ancora migliorare in diversi punti, anche se penso che la differenza con Mercedes non sia così grande. Loro gestiscono meglio le gomme e questo vantaggio, nell’arco di molti giri, si traduce in un certo divario“.