Formula 1 | Gp Monaco 2019, Pirelli: “La C5 permetterà al pilota di spingere al massimo”

Formula 1 Gp Monaco Pirelli

©Pirelli Motorsport

Il Gp Monaco è uno degli appuntamenti più storici ed esclusivi con il circuito più anomalo del calendario della Formula 1 caratterizzato da un tracciato lenta e stretto, ma allo stesso tempo rappresenta il fiore all’occhiello più scintillante della Formula 1.

Qui l’abilità e la prodezza del pilota farà da padrone e saper fronteggiare questo insidioso circuito cittadino nel corso dei 78 giri, sarà fondamentale onde evitare errori, e per quanto riguarda i pneumatici, l’asfalto è poco abrasivo e le sollecitazioni sulle gomme sono minime. Per questo la scelta della Pirelli di portare le tre mescole più tenere dell’intera gamma, ovvero la C3 hard (bianca), C4 medium (gialla) e C5 soft (rossa) e l’alta probabilità della scelta di una strategia ad un pit stop per domenica da parte dei team.

Altro motivo per questa scelta è legata alle caratteristiche della pista cittadina piuttosto tortuosa e la presenza di curve lente che richiede un buon grip meccanico così come il contributo della gomma che possa garantire aderenza. Una buona trazione è fondamentale per fronteggiare al meglio i cambi di direzione, pertanto la scelta di un alto carico aerodinamico da parte dei team sulle proprie vetture.

“Com’era prevedibile, a Monaco abbiamo optato per le tre mescole morbide, con la C5 che corrisponde alle Hyspersoft dello scorso anno ma progettate con l’intento di avere meno graining con le temperature basse e consentire ai piloti di spingere al massimo dall’inizio alla fine di ogni stint,” ha così spiegato il boss di Pirelli F1 Mario Isola.

“Questo significa che non sarà necessaria una gestione accurata di questa mescola, così come succedeva con le Hypersoft 2018, nonostante la performance sarà la stessa. Monaco non ha paragoni, è un gran premio dove ogni opportunità in chiave strategica va presa al volo, soprattutto in caso di Safety Car. Su questo tracciato è difficile sorpassare, quindi il tempo guadagnato o perso durante il pit stop sarà fondamentale, come ha dimostrato lo scorso anno Daniel Ricciardo, il quale partito dalla Pole Position, è riuscito a vincere nonostante un problema tecnico che ha rallentato la sua Red Bull,” ha poi concluso il comunicato Isola.