Formula 1 | GP Gran Bretagna 2018, venerdì complicato in casa Red Bull

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© Red Bull Press Area

Non si può dire che sia stato dei più semplici il venerdì in casa Red Bull. Max Verstappen, fresco vincitore al GP d’Austria, è ripiombato nell’errore, dopo tre weekend impeccabili. L’olandese, già sfortunato in FP1 per avarie tecniche, al pomeriggio ha chiuso la sessione molto prima della fine per un botto contro il muro in uscita dalla curva a destra della Luffield. L’olandese è andato sopra al cordolo e la vettura ha di colpo perso aderenza al posteriore, spedendolo contro le barriere dove ha danneggiato irreparabilmente il retrotreno. Max è rimasto al box per i minuti restanti, assistendo alle FP2 da spettatore.

“Avevo gomme dure e sono entrato troppo velocemente – è il mea culpa del pilota olandese – Chiaramente ho forzato troppo e ho finito così il mio turno. Anche alla mattina era andata male, a causa di un problema al cambio. Il circuito è sconnesso, ci sono buche e mi aspettavo di trovarlo in condizioni più buone, a dire la verità. Resto ottimista: sappiamo che non lotteremo per la pole, ma coi dati raccolti da Daniel posso migliorare. Con le gomme dure non mi trovo benissimo, ma con la mescola più morbida possiamo fare bene”.

Muso lungo invece per Daniel Ricciardo, che ha chiuso col 4° e col 5° crono i due turni odierni, ma lamentando un gap dai primi a sua detta troppo grande: “Non siamo stati particolarmente veloci oggi. Le condizioni sono anomale, è strano venire qui e trovare questo caldo. Per domani dobbiamo trovare qualcosa e cercare di chiudere il gap, perché Ferrari e Mercedes ci sembrano troppo lontane al momento”. Sulla questione della potenza del motore, Ricciardo è sulla stessa lunghezza d’onda di Verstappen: “Sì, ci manca qualcosa, è evidente, ma almeno recuperiamo un po’ in curva. Il punto, però, è che siamo ancora distanti da dove vorremmo. Per la qualifica prevedo un risultato non eccezionale, magari la terza fila. Partendo da lì, proveremo a gestire le gomme meglio degli altri, per avere qualche chance in gara. Magari col caldo qualcuno soffre l’usura più degli altri”.