Formula 1 | GP Francia 2018, Pirelli: un circuito tutto nuovo!
La prima tripletta di gare consecutive nella storia della Formula 1 inizia con il ritorno di un circuito leggendario, quello di Le Castellet. Il tracciato è una novità per Team e piloti, anche se viene utilizzato frequentemente per i test grazie alle condizioni meteo ideali e alle strutture all’avanguardia.
Le tre mescole nominate
Le considerazioni Pirelli
- L’asfalto, completamente rifatto in vista del Gran Premio, presenta alcune caratteristiche simili a quello di Barcellona. È piuttosto liscio, con molto grip. Questa caratteristica fa sì che gli pneumatici slick per il weekend presentino il battistrada assottigliato di 0,4 millimetri, come già avvenuto in Spagna, e come sarà anche a Silverstone a inizio luglio. Tutti e tre i circuiti, infatti, presentano un asfalto rifatto.
- Le temperature, generalmente elevate in questo periodo nel sud della Francia, potrebbero portare a un aumento dei livelli di usura e degrado.
Gli ingegneri Pirelli hanno recentemente effettuato alcune analisi del nuovo asfalto per comprendere al meglio le caratteristiche e nominare le tre mescole. - Con i suoi 5.842 metri, il giro del Paul Ricard è uno dei più lunghi dell’anno, con numerosi punti dove poter sorpassare.
- Quasi tutto: nuovo asfalto, nuove infrastrutture nel paddock e nuove tribune. Il circuito è stato allargato in alcuni punti, come alla S de la Verrerie, per favorire i sorpassi.
L’intervista a Mario Isola, responsabile Pirelli:
“Paul Ricard è essenzialmente una novità per Team e piloti. Noi utilizziamo spesso questo tracciato, non solo per le sessioni di test, ma anche per altri campionati come il Blancpain GT Series che ha recentemente corso qui. Dai dati raccolti finora, il nuovo asfalto dovrebbe presentare molto grip con un degrado ai minimi livelli, come quello di Barcellona. Un altro fattore da considerare può essere dato dal meteo, con le temperature asfalto che potrebbero essere molto elevate nel corso del weekend e contribuire così a un aumento del degrado. I Team non conoscono questa configurazione del tracciato, quindi le prove libere saranno ancora più importanti per comprendere al meglio il comportamento degli pneumatici. Solo dopo queste sessioni riusciremo ad avere un’idea più precisa anche delle strategie più probabili per la gara“.
Pressioni minime alla partenza
22,5 psi (ant.) | 21,0 psi (post.)