Formula 1, Gp di Spagna, il baby prodigio e gli altri: le nostre pagelle

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Ecco le pagelle del Gp di Spagna che di sicuro passerà alla storia per la vittoria di Max Verstappen, il più giovane pilota nella storia della F1 ad aver vinto un Gp. Resterà una data storica anche perchè sarà ricordata come la giornata in cui un futuro campione ha conquistato il suo primo successo? Molti lo credono ma lo potremo scoprire solo nei prossimi anni. Intanto limitiamoci a dire chi sono stati i buoni e i cattivi del Gp di Spagna.

 Lewis Hamilton: voto 5. Alla fine si scusa con il team per il patatrac combinato però c’è qualcosa che non mi torna. Dunque, parte non bene, si fa fregare da Rosberg alla prima staccata, poi fa la curva 3 a velocità folle, decide di incrociare le traiettorie e battezza il lato interno come quello buono per l’ardita manovra che aveva in mente proprio quando Nico decide di battezzare quello stesso angolo come spazio difensivo. Insomma, un bel casino che poteva evitare. Però, a conti fatti, è stato Rosberg a spingerlo sull’erba.

 Nico Rosberg: voto 5. Quando si dice che quest’anno Rosberg sembra essere più cattivo non ci si immaginava certo quello che è successo ieri. Parte alla grande ed è protagonista di una staccata micidiale alla prima curva che gli permette di sopravanzare Hamilton. Poi, alla 3, rallenta inspiegabilmente (rumors parlano di una mappatura andata in tilt), rimane centrale, nella terra di nessuno e così Hamilton crede possibile un sorpasso all’interno. Non lo era e bye-bye Mercedes.

 Sebastian Vettel: voto 8. Partenza discreta quella del tedesco. Dopo la neutralizzazione si sbarazza di Sainz non senza qualche difficoltà, poi mantiene un ritmo bello tosto che lo porta alle spalle del duo Red Bull. In quanto “punta” della squadra Ferrari, gli viene data in sorte la strategia che, in teoria, doveva risultare vincente ma che alla fine non lo è stata. Si difende alla grande dagli attacchi di Ricciardo nel finale ma, in generale, è apparso un pò in affanno anche nei confronti di Raikkonen.

 Kimi Raikkonen: voto 9. Pronti via ed è protagonista di una partenza deprimente. Ha ancora maggiori problemi di Vettel nel superare Sainz però, fatto ciò, inizia ad inanellare giri con una regolarità pazzesca e con coperture che, in teoria, dovevano sfavorirlo. Alla fine avrà ragione di tutti tranne che di Verstappen che bracca fino alla bandiera a scacchi. Kimi ne ha di più, ma la fastidiosa chicane piazzata prima della New Holland penalizza troppo la Ferrari e Raikkonen resta dietro.

 Daniel Ricciardo: voto 8. La domanda da porsi è: perdere il primo confronto con lo sbarbatello neo arrivato alla prima occasione di vittoria per la Red Bull in un giorno in cui il duo Mercedes era in vena di Harakiri, avrà lasciato degli strascichi nel sempre sorridente Danielone? Dubbi a parte, la gara di Ricciardo è stata buona. In testa per la prima parte di essa, non è riuscito a togliersi di dosso l’ombra di Verstappen. Come Vettel ha pagato la strategia ma, a differenza del tedesco, ha fatto un finale con la schiuma alla bocca con dei tentativi di sorpassi impossibili. Nel finale c’è anche una foratura.

 Max Verstappen: voto 10. Il primo 10 delle nostre pagelle in questo inizio di stagione 2016. 10 per la personalità mostrata durante tutto il week end; 10 per la calma con la quale ha affrontato questa nuova esperienza; 10 per non aver mai mollato di un centimetro la sagoma della Red Bull di Ricciardo nella prima parte di gara; 10 per non aver mai concesso neanche una mezza oppurtunità di sorpasso a Raikkonen nel finale; 10 perchè ha soltanto 18 anni e ha guidato come se fosse già un pluri-campione.

Felipe Massa: voto 7. Qualcuno, al muretto, decide di incasinargli la gara durante le qualifiche tenendolo in garage mentre veniva eliminato dalla Q1. Con questi presupposti e, considernado che, al di là delle apparenze, sorpassare a Barcellona è più complicato che a Montecarlo, giungere ottavo partendo dalle retrovie è segno di una buona gara in cui Felipe ha messo in mostra regolarità e determinazione.

Valtteri Bottas: voto 7. Una gara piuttosto solitaria quella del finlandese: troppo forte la sua Williams per Toro Rosso, Force India ed un’ambiziosa McLaren, troppo lontana dai top team per insidiarli. Fatte queste considerazioni, però, la gara del finnico è stata impeccabile e ha colto il massimo risultato possibile.

 Fernando Alonso: voto 5. Entusiasma il pubblico con una qualifica promettente al sabato. In gara, invece, non riesce a partire bene e non riesce nemmeno a sopravanzare Button. Alla fine un guasto mette fine alla sua corsa. Forse quest’anomalia ha influenzato anche la sua gara ma, in generale, ci si aspettava di più.

 Jenson Button: voto 6. Giunge nono in uno dei circuiti più severi del mondiale. Certo, non è un risultato da strapparsi i capelli, però regola Alonso e si mette dietro anche qualche nome che sperava di concludere di fronte al britannico. Bella gara ma la McLaren deve crescere di più.

Kevin Magnussen: voto 5. Alla fine riceve anche una penalità per una scorrettezza nei confronti del compagno di squadra. In generale, ennesima gara in cui si mette in luce nei primi giri ma è costretto ad indietreggiare a causa dell‘inconsistenza della proprio monoposto. Questa volta finisce anche dietro al proprio compagno di squadra.

 Joylon Palmer: voto 5. Forse altri piloti sarebbero stati in grado di far concludere la disastrosa Renault davanti alla Sauber di Ericcson (neanchè lì si fanno grasse risate). Comunque, Palmer non va lontano dall’unico obiettivo possibile oltre a quello di regolare il compagno e di tenere per strada una monoposto completamente squilibrata.

Carlos Sainz: voto 8. Dopo il caos verificatosi alla curva 4 si ritrova in terza posizione. L’altitudine non gli da alla testa e guida con giudizio considerato anche il fatto che la sua Toro Rosso non è proprio la migliore monoposto nella gestione delle gomme. Vince alla grande il confronto con Kvyat e guida da protagonista nel Gp di casa.

 Daniil Kvyat: voto 5. Coglie un punto nel finale che, considerato il mezzo che guidava, non sarebbe poi così male. Considerato, però, quello che ha fatto Sainz, il discorso cambia. Il confronto con Ricciardo sembrava essere meno imbarazzante ma forse è ancora troppo presto per giudicarlo in questa sua nuova avventura alla Toro Rosso.

 N. Hulkenberg: voto 5; S. Perez: voto 7; M. Ericcson: voto 6; F. Nasr: voto 5; P. Werlhein: voto 6; R. Haryanto: voto 6; R. Grosjean: voto 6; E. Gutierrez: voto 6.