Formula 1, Ferrari occhio al colore! Capelli avvisa: «Il bianco non è indice di fortuna»

L’indiscrezione era stata lanciata, qualche settimana fa da alcuni siti web e proprio in questa ultima settimana ha trovato conferma dalle colonne di Repubblica. La Ferrari, dopo stagioni con una livrea nel suo inconfondibile rosso, tornerà al bianco, apportando un cambiamento radicale dal punto di vista estetico sulla carrozzeria. Secondo alcuni rumors, la decisione del team di Maranello di colorare di bianco la parte che ricopre il cofano motore, sarebbe nato dalla volontà di ispirarsi alla 312T, con la quale Niki Lauda vinse il titolo nel 1975 e dominò di netto la stagione portando a casa la bellezza di 5 vittorie e 9 pole position.

Eppure, nonostante la convinzione che il progetto 667 possa mettere in seria difficoltà la W07 Hybrid della Mercedes, il bianco non sempre ha portato fortuna alla Ferrari. A lanciare i primi campanelli d’allarme in quel di Maranello ci ha pensato Ivan Capelli, Presidente dell’ACI Milano e commentatore tecnico per la Rai.

Il 52enne, proprio ai colleghi di La Repubblica, ha ricordato che l’ultima volta che la Ferrari si presentò ai nastri di partenza con una monoposto dalla livrea rossa e bianca, fu protagonista di una stagione davvero deludente. Era il 1993 e quell’anno il Cavallino Rampante oltre a non riuscire a vincere nessuna gara chiuse al quarto posto nei costruttori: «Non posso nascondere di avere parecchi dubbi da quando ho letto che la Ferrari vuole tornare al bianco. È vero, il binomio di colore ha portato bene negli anni ’70 alla Rossa ma proprio a fine 1993, a seguito di una stagione davvero critica, si è deciso di ripristinare il colore tradizionale. Da quando il bianco è stato rimosso, almeno in parte, i risultati sono migliorati stagione dopo stagione», ha concluso Capelli.