Formula 1 | Ferrari, Marchionne difende Arrivabene: “Non è in discussione”

La Ferrari si trova ad affrontare in assoluto il momento più complicato da quando, a fine 2014 con l’insediamento di Sergio Marchionne al posto di Luca di Montezemolo, il manager canadese volle rifondare il Cavallino Rampante partendo dalle fondamenta. Dopo un’esaltante passata stagione, ricca di soddisfazioni forse anche inaspettate, c’era grande attesa per il 2016, l’anno che avrebbe dovuto determinare il definitivo ritorno alla vittoria da parte della Ferrari, il Campionato in cui la Rossa avrebbe dovuto battere la Mercedes per riportare entrambi i Mondiali a Maranello.

I risultati di questa stagione però, dopo i proclami di inizio anno, mostrano tutt’altra realtà. Quando ci apprestiamo a vivere l’ultima metà di anno la Ferrari, inconcludente dal punto di vista degli aggiornamenti, è stata definitivamente sorpassata dalla Red Bull nel Mondiale Costruttori dove i bibitari si sono inseriti davanti al Cavallino Rampante con un vantaggio di 14 punti. Anche se la Ferrari vuole offrire tutt’altra immagine ai propri appassionati, a Maranello l’aria è tesa tanté che nelle ultime settimane si era ipotizzato anche che a farne le spese di questa deludente stagione sarebbe stato il Team Principal della Rossa, Maurizio Arrivabene.

Una cosa è certa: il manager bresciano, scelto dal numero uno della Ferrari Marchionne, non lascerà tanto velocemente il Cavallino Rampante. A dare piena fiducia ad Arrivabene ci ha pensato proprio il Presidente della Rossa in occasione della conference call per analizzare i risultati dell’ultimo trimestre: “Maurizio non è in discussione. Da quando ha iniziato a ricoprire questo ruolo in Ferrari ha imparato moltissimo e bisogna riconoscere il grande lavoro che ha fatto – ha commentato Marchionne – L’atmosfera che si respira in Ferrari è buona anche grazie a lui, riesce a tenere unita la squadra“.

Il numero uno della Rossa ha anche voluto rilasciare qualche parola a riguardo dell’addio di James Allison e della successione a ruolo di Direttore Tecnico rilevata da Mattia Binotto: “In Ferrari abbiamo talenti fenomenali ed ecco perché per noi è vitale sfruttare quel know how, è quello che stiamo facendo. Abbiamo deciso di sviluppare le macchine 2016 e 2017 con le nostre competenze interne. Mi chiedete se abbiamo bisogno di una trasfusione di intelligence tecnica? È veramente eccessivo“.