Formula 1 | Ferrari ha voce in capitolo sulla scelta del direttore esecutivo
La Ferrari ha il potere decisionale nelle elezioni per il nuovo direttore esecutivo della Formula 1. Ne avevamo già parlato qui Formula 1 | Toto Wolff sarà l’erede di Chase Carey? e sembra sempre più accreditata la voce che Toto Wolff sarà l’eventuale sostituto di Chase Carey dal 2021, seppur dagli Stati Uniti ricordano che si deve ricevere il via libera della Ferrari, secondo il Patto della Concordia. Liberty Media ha completato l’acquisto della Formula 1 due anni fa e questo li autorizza a commercializzare con il Circus fino al 2110, tuttavia i contratti esistenti con le attuali dieci squadre scadono alla fine del 2020.
Anche se si pensava che il contratto di Carey come direttore esecutivo del Circus sarebbe terminato alla fine di quest’anno, scadrà invece alla fine del 2020, quindi spetterà a lui negoziare il rinnovo dei nuovi contratti con i team entro il 2021. Nella nuova era, le ultime voci suggeriscono che Toto Wolff lascerà la sua posizione come Team Principal della Mercedes, a causa di rapporti non idilliaci con il prossimo successore di Dieter Zetsche, e Liberty Media dovrebbe nominarlo come nuovo direttore esecutivo della Formula 1, ma per farlo ha bisogno dell’approvazione della Ferrari, che potrebbe porre il veto.
“Un punto chiave che non è stato menzionato è che la Ferrari ha voce in capitolo nella decisione riguardante la persona che diventerà il direttore esecutivo della Formula 1. La Ferrari è la rivale principale della Mercedes, quindi non è chiaro che sia d’accordo per la nomina di Toto Wolff”, ha così dichiarato Christian Sylt per la rivista americana Forbes. Secondo il Patto della Concordia, infatti il proprietario della Formula 1 deve ottenere il consenso scritto della Ferrari per poter nominare un direttore esecutivo. La Scuderia darà la sua approvazione se il candidato “ha avuto una posizione di dirigente o il 5% o più della proprietà di una squadra”. Toto Wolff soddisfa tali requisiti, dato che attualmente detiene anche il 30% della Mercedes. Chissà cosa deciderà il team italiano in merito, se e quando si verificherà.