Formula 1 | Fernando Alonso sfrutterà la 24h di Daytona per prendere una decisione su Le Mans
Fernando Alonso sta partecipando, in questi giorni, ai test che si svolgono prima della gara di Daytona, che si terrà il 27 e il 28 gennaio e potrebbe sfruttare questa occasione per prendere delle decisioni in merito alla 24h di Le Mans, alla quale potrebbe partecipare insieme al team Toyota.
“Partecipare a questa gara, per me, è come un primo passo nel campionato di endurance, per capire come sono queste gare e se mi piacciono; dopo la 24h di Daytona avrò più chiaro in testa come funzionano questi campionati. Le Mans e la Triple Crown sono altri obbiettivi”.
In un’intervista rilasciata per Motorsport.com, lo spagnolo ha dichiarato quindi di essere interessato a partecipare alla 24h di Le Mans, anche perché quest’anno non ha in programma la 500 Miglia di Indianapolis, che invece spera possa inserirsi negli obiettivi del prossimo anno.
Tuttavia, la sua concentrazione è totalmente rivolta alla gara di Daytona e lo spagnolo è determinato a lottare per la vittoria insieme ai compagni di squadra Phil Hanson e Lando Norris; essendo la sua prima esperienza in queste gare, l’obiettivo di Alonso è anche quello di cercare di cogliere più elementi possibili da queste competizioni, studiando le diverse tecniche di guida e i comportamenti degli esperti del settore per terminare la competizione con la consapevolezza di essere un pilota migliore.
“È la prima volta per me in una gara di endurance, la prima volta a bordo di un prototipo, la prima volta che corro di notte, la prima volta con auto GT: insieme a una serie di altre nuove cose che incontrerò passo dopo passo. È una bella sfida, ma sono pronto prima di tutto a goderne: se ti senti l’opportunità, ti senti competitivo e capisci tutto”.
Proprio la mancata esperienza di guida notturna, inoltre, potrebbe rappresentare una delle difficoltà principali per il pilota, che tuttavia si dice non troppo preoccupato a riguardo. Piuttosto, secondo Alonso, le sfide maggiori potrebbero essere il saper padroneggiare il traffico durante le ore di buio e, di conseguenza, il saper capire le diverse tecniche di guida degli altri piloti.
“La guida di notte è ancora un punto di domanda, ma non ho grandi preoccupazioni a riguardo: credo che la pista sia abbastanza ben illuminata. Penso che il traffico e il saper capire la guida di ciascuno saranno per me le sfide più grandi. Ma ci saranno quasi 12 ore di guida notturna, quindi proveremo a farlo e a capirlo”.