Formula 1, Fernando Alonso: «La protezione per la testa? Quella Red Bull è più carina»

Non solamente la FIA, ma anche i drivers hanno espresso il loro parere positivo all’introduzione di una protezione che possa proteggere la testa dei piloti, l’unica parte del conduttore che attualmente rimane quella maggiormente esposta a rischi, come del resto ci hanno anche insegnato le ultime tragedie che hanno riguardato le quattro ruote. Dopo i piloti di Ferrari, Red Bull e Mercedes anche Fernando Alonso ha voluto ribadire il suo appoggio per l’introduzione di una protezione per la testa dei piloti. Secondo il pilota spagnolo della McLaren rispetto alla soluzione Mercedes portata in pista dalla Ferrari in occasione dei test di febbraio, l’opzione che la Red Bull ha presentato in Russia è visivamente più piacevole.

Tutti sono concordi su un punto: la questione estetica non deve far perdere la connessione col vero obiettivo, ossia quello di raggiungere una sempre maggiore sicurezza. Anche Fernando Alonso si unisce al coro. L’iberico, che ha apprezzato come siano state presentate due possibili soluzioni, è sicuro che la Federazioni Internazionale saprà scegliere quella più funzionale: «La sicurezza deve venire prima di qualunque altra cosa e sono sicuro che chi di dovere saprà prendere la decisione più corretta. Sia a riguardo della proposta Mercedes sia per quella Red Bull abbiamo alcuni vantaggi e alcuni svantaggi, l’obiettivo della Federazione è di scegliere il più funzionale, quello che si sposa meglio col nostro obiettivo – ha commentato Fernando Alonso ai colleghi di Crash.net – Una protezione per la testa dei piloti è qualcosa che prima o poi sarebbe dovuta entrare in Formula 1, soprattutto se teniamo conto degli ultimi fatti. Quella della Red Bull, almeno esternamente è più carina, toccherà alla Federazione esaminare la sua efficienza».

Proprio da quando il team di Milton Keynes ha mostrato a Sochi la sua soluzione di cockpit chiuso, uno degli argomenti maggiormente dibattuti dai piloti ha riguardato l’aspetto della visibilità dell’aeroscreen, soprattutto in caso di pioggia o di sporcizia in pista, come sabbia o, ancora peggio olio. Proprio a tal riguardo, di tutt’altro punto di vista sembra essere il suo compagno di box, Jenson Button: «Tutte le soluzione hanno punti positivi e negativi. Se avessimo la necessità come potremmo pulire il parabrezza presentato dalla Red Bull? È qualcosa del quale i team e la FIA dovranno parlare a lungo durante la stagione».

Per il momento è tutto fermo. Con i team che stanno già lavorando sulle vetture 2017 che saranno sconvolte da una grande rivoluzione regolamentare, sembra sempre più chiaro che l’ingresso in Formula 1 del cupolino dovrà slittare di una stagione, al 2018. Il termine fissato per il mese di luglio rischia di non essere rispettato: la FIA ha deciso di perseguire la strada della sicurezza tanté che proprio in questi ultimi giorni si sta parlando della possibilità di introdurre la protezione per la testa del pilota anche nelle formule inferiori.