Formula 1 | Eric Boullier: “Tornare a vincere è ancora un obiettivo lontano”
Se con il motore Honda la McLaren aveva dimostrato poche possibilità di vittoria, per Eric Boullier anche il motore Renault – per ora – sembra non dare grandi speranze al team di Woking.
Dopo aver abbandonato la casa giapponese durante l’inverno, la McLaren ha sottoscritto un accordo che la legherà alla casa francese almeno fino al 2020. La motivazione principale che aveva spinto la scuderia allo scambio era derivata fondamentalmente dagli scarsi risultati ottenuti in pista: per quasi 3 anni, infatti, la McLaren non era andata oltre le retrovie sulla griglia di partenza.
Tuttavia, Boullier ritiene che l’obiettivo del team di tornare a vincere rappresenti ancora qualcosa di lontano, dato che anche se motorizzata Renault, la scuderia non sembra aver trovato ancora il feeling giusto. Secondo il racing director, infatti, anche le prestazioni della Red Bull sembrerebbero confermare la sua opinione: certamente il team austriaco ha dimostrato che come clienti Renault è possibile vincere delle gare, ma vincere un mondiale è tutt’altra storia.
“È vero che l’anno scorso, a quest’ora, non avevamo alcun punto: quindi è ovvio che questa volta stiamo lottando per il quarto posto con la Renault, che era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati. La macchina quest’anno non sta ovviamente lavorando come ci aspettavamo, ma la stiamo usando come un’esperienza sperimentale”.
Secondo Boullier, il problema della monoposto attuale sembrerebbe essere legato al telaio: nonostante le evidenti difficoltà in pista, tuttavia, la scuderia sta prendendo questa esperienza come un’esperienza di assestamento, per vedere come trovare il giusto feeling tra il motore e le caratteristiche della vettura.
“Vogliamo imparare da questa macchina e vogliamo imparare a lavorare con Renault, perché è un partner diverso da quello dell’anno scorso, con cui abbiamo lavorato per qualche anno. Abbiamo qualcosa di nuovo da imparare, alcune opzioni tecniche che non abbiamo ancora esplorato”.