Formula 1 | Ecco perché la Mercedes non ha vinto ad Austin!

Lewis Hamilton Formula 1 2018 Mercedes

© Mercedes Press Area

Il Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1 sembrava avere tutte le carte in tavola per trasformarsi nello sfondo perfetto per accompagnare Lewis Hamilton alla conquista del suo quinto titolo mondiale in carriera. E le cose erano cominciate nel verso giusto per fare in modo che tutto ciò potesse concretizzarsi: l’inglese della Mercedes, che partiva dalla pole position, doveva solamente tenere a bada Raikkonen, che scattava al suo fianco, mentre Vettel, complice la penalità inflittagli, sarebbe partito dalla terza fila.

Eppure qualcosa non è andato come ci si sarebbe aspettato. La Ferrari è tornata a mostrare un’inattesa superiorità mentre la Mercedes di Lewis Hamilton, quella stessa vettura che sembrava imbattibile da Monza, è tornata a soffrire a causa dei ben più noti problemi di surriscaldamento delle gomme posteriori che tormenterebbero le Frecce d’Argento fin dal 2013.
E in particolar modo è stato proprio il pilota inglese a essere azzoppato visto che sulle coperture della sua W09 è andato a crearsi del blistering sul battistrada, evidenziato anche dalle riprese al pubblico a casa.

Sono stati i colleghi di Motorsport.com a svelare il clamoroso retroscena tecnico che avrebbe permesso alla Ferrari di tornare sul gradino più alto del podio a scapito di Lewis Hamilton che ha letteralmente visto sfuggirsi dalle mani l’occasione per festeggiare il quinto sigillo iridato al primo match point della stagione.
Proprio prima dell’avvio del Gran Premio degli Stati Uniti, la Federazione Internazionale avrebbe intimato alla Mercedes di sigillare con del silicone i fori apparsi su mozzo e cerchi della W09 dalla gara di Singapore, necessari per migliorare il raffreddamento delle gomme posteriori, per non beneficiare a livello aerodinamico di questa modifica, considerata “trascurabile appena qualche giorno fa.

Era stata proprio la Ferrari a portare all’attenzione della FIA la soluzione adottata dagli uomini di casa Mercedes. Secondo il Cavallino Rampante i fori che abbiano visto sulle vetture di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sarebbero stati illegali, in quanto capaci di apportare beneficio aerodinamico alla W09. Nonostante nemmeno una settimana fa fosse stata dichiarata legale questa soluzione, a poche ore dal via della gara di Austin, la Federazione Internazionale è tornata sui suoi passi rispetto alla prima delibera, probabilmente più per non andare a creare un precedente che per altro.

“Trascurabile” o meno, i dati parlano chiaro: una volta chiusi i fori della Mercedes tanto contestati, la W09 è andata in crisi per quanto riguarda la gestione della temperatura degli pneumatici posteriori, tanto da permettere alla Ferrari di avvicinarsi andando perfino a vincere una gara sulla quale nessuno avrebbe scommesso.
E i problemi non si sono visti solo sulla monoposto di Lewis Hamilton, che ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio, ma anche su quella di Bottas che nei giri finali ha dovuto cedere la posizione a Sebastian Vettel, visto che il pilota finlandese aveva letteralmente finito le gomme posteriori.

C’è chi sicuramente ci accuserà di essere dei cospiratori, sui social non sono pochi gli utenti che hanno accusato senza mezzi termini la FIA di essere andata in soccorso della Ferrari per tenere ancora aperto questo mondiale. Una cosa è certa: già in Messico, proprio questa domenica, potremmo vedere se quanto accaduto ad Austin potrà essere ritenuto un episodio sporadico oppure se la Mercedes deve tornare a tremare in chiave 2019 a causa delle gomme.