Formula 1, Ecclestone: «Inspiegabile che Mercedes non dia i motori alla Red Bull»
La situazione della Red Bull, e ovviamente quella della Toro Rosso, continuano a essere estremamente delicate. Dopo un primo contatto con la Mercedes per la fornitura dei motori, e il ripensamento dei tedeschi, la scuderia austriaca si era riavvicinata alla Ferrari che però ha proposto loro le power unit 2015, un’offerta ritenuta come irrispettosa da parte degli uomini di Mateschitz. La Red Bull rischia di trovarsi senza un motorista e, per ovvi motivi, non è campata in aria nemmeno l’ipotesi che possano lasciare la Formula 1, pagando una salata penale.
Tra i più sorpresi per il mancato accordo raggiunto per la fornitura dei motori tra la Red Bull e la Mercedes c’è proprio Bernie Ecclestone. Mister E. ha confidato che l’azienda produttrice di bibite energetiche e la casa automobilistica tedesca, anche se la firma non era ancora stata posta sul contratto, erano praticamente giunti all’intesa finale. Anche se in un primo momento, Toto Wolff aveva tutta la sua disponibilità a fornire le PU alla Red Bull, nel giro di poche settimane la Mercedes è tornata sui propri passi, per non avere un pericolo concorrente in casa: «Mi dissero che Lauda era giunto a un accordo con Mateschitz e Niki mi confermò che la Mercedes avrebbe fornito le power unit alla Red Bull», ha dichiarato Bernie Ecclestone.
Dopo il dietrofront del motorista tedesco l’unica vera opzione per il team di Milton Keynes rimane la Ferrari che però ha proposto loro le power unit 2015, non le 2016. Il Team Principal della Red Bull Christian Horner, ha confermato che la situazione per la scuderia austriaca è critica e che i tempi si stanno allungando. C’è bisogno di un accordo nel minor tempo possibile ma, fatti alla mano, sembra impossibile.