Formula 1, Ecclestone convince la FIA: «Cerchiamo motoristi indipendenti»

Credits: formula1.com

Dopo le rimostranze rivolete da Bernie Ecclestone nei giorni scorsi, la prossima settimana la Federazione Internazionale annuncerà l’apertura di un bando per ricercare motoristi indipendenti per la realizzazione di un nuovo propulsore da 2.2 litri bi-turbo V6, da utilizzare in ottica 2017. Secondo quanto ha rivelato il Patron della Formula 1 ci sarebbero alcune aziende interessate a questa operazione, Cosworth e Ilmor su tutte.

La decisione sarebbe avvenuta anche in base all’attuale situazione che si sta sviluppando in Formula 1. Con tutto il potere nelle mani dei motoristi, se non si trova una soluzione prima della fine dell’anno, un top team come la Red Bull rischia di dover abbandonare la Categoria se non riuscirà a stringere un accordo per la fornitura dei motori per la stagione 2016. Proprio a tal riguardo Bernie Ecclestone è riuscito è convincere la FIA, e in particolar modo il numero uno della Federazione, Jean Todt, che ha sempre guardato a questa possibilità con titubanza: «Entro martedì al massimo la FIA diramerà un comunicato. I motori saranno più potenti e useranno più carburante e ovviamente questo porterà ad alcuni cambiamenti regolamentari – ha commentato Mister E. direttamente da Austin – Se non riusciremo a fare qualcosa, col tempo, continueremo a perdere diversi team».

Una cosa è certa: gli attuali motoristi che regolano il mercato della Formula 1 faranno di tutto per contrastare la comune volontà espressa dalla FIA e da Ecclestone. L’introduzione del motore indipendente potrebbe portare ad avere in pista vetture con un propulsore dalla tecnica più semplice e meno costosa: «I soldi che hanno speso, in ricerca e sviluppo, hanno un peso per le loro vetture stradali», ha continuato l’84enne insidiato sulla questione dei costi per lo sviluppo del motori ibridi.

Secondo le prime indiscrezioni trapelate dai colleghi di Auto Motor und Sport, i nuovi motori che saranno caldeggiati dalla Federazione dovrebbero essere propulsori da 2.2 litri a doppia turbina V6 con un serbatoio più capiente dovuto ai consumi maggiori, che costeranno circa 6 milioni di euro a stagione. Un bel risparmio se teniamo conto che gli attuali V6 costano ai team tra i 15 e i 20 milioni di sterline all’anno: «In passato abbiamo già avuto una situazione che in pista c’era chi usava motori turbo e altri con motori aspirati – ha continuato Ecclestone – Questo non cambierà nulla: i Costruttori continueranno a utilizzare il loro motore, gli altri usufruiranno di quello indipendente».