Formula 1 | Christian Horner: “I circuiti in Europa si adatteranno meglio a noi”
Christian Horner ha parlato dei risultati ottenuti dalla Red Bull in questo inizio di mondiale, soffermandosi in particolare sul rendimento del tanto atteso motore Honda. Il manager inglese si è dichiarato soddisfatto delle prestazioni ottenute in queste prime quattro gare dalla Red Bull, affermando inoltre che il gap con i top team, Mercedes e Ferrari, secondo lui è ormai colmato.
Ricordiamo che la Red Bull nel corso dell’ultimo weekend di gara in Azerbaijan ha utilizzato una nuova specifica del motore giapponese. Su questo punto, Christan Horner ha voluto chiarire che il motore utilizzato fino al Gran Premio di Cina non presentava problemi, ma che il cambio di power unit è stato fatto per una questione di migliore performance della nuova specifica.
“Non ci sono stati problemi con l’ultimo motore che abbiamo avuto, quindi lo useremo al venerdì”, ha dichiarato Christian Horner in un’intervista al sito ufficiale della Formula 1. “Abbiamo sempre programmato che avremmo usato più di tre specifiche del motore quest’anno, nonostante le sanzioni previste per chi ne usa di più”.
Il team manager della Red Bull ha spiegato che la nuova specifica del motore Honda che ha debuttato in Azerbaijan si è rivelata un passo in avanti soprattutto in termini di affidabilità: “E’ stato positivo. Abbiamo fatto una buona gara, e siamo riusciti a spremere un po’ di più il motore durante tutta la gara. Tutto è parte di questa evoluzione”.
Riguardo infine alle gare che sono state corse fino ad ora, Christian Horner ha detto: “A Melbourne abbiamo avuto una buona gara. Credo che Max (Verstappen) abbia messo pressione a Lewis (Hamilton) per tutto il Gran Premio. In Bahrain invece è stata una gara dura per noi, ma penso che abbia mostrato alcune cose che siamo riusciti a migliorare da allora”.
“In Cina abbiamo fatto una gara più forte, così come a Baku. Dopo diverse piste che non sono il nostro forte, non vediamo l’ora di arrivare in Europa, dove ci sono circuiti che dovrebbero adattarsi meglio a noi”.