Formula 1 | Caso Ferrari-Wolff: “Non facciamo nessun protesta contro la Ferrari”

© Mercedes, Press Area

Tutte le critiche che sono state mosse contro la Ferrari sono concluse durante il giovedì del gran premio di Montecarlo, nel quale la FIA ha dichiarato che la SF71H del team Ferrari fosse conferme alle norme vigenti.

Nelle scorse settimane si vociferava che la Ferrari utilizzasse un sistema nelle batterie che offrisse al pilota più potenza rispetto a quella consentita. Per questo alcuni team avrebbero voluto delle spiegazioni e tra questi c’era il team Mercedes.

Charlie Whiting ha dichiarato che tale accuse dal team Mercedes sarebbero partite da un uomo delle frecce d’argento ex della Ferrari. Da tale descrizione si potrebbe ipotizzare che tale persona sarebbe Lorenzo Sassi.

Un altro ex membro della Rossa aveva mosso delle accuse verso il team di Maranello. Durante il gran premio di Baku, James Allison, ora Direttore Tecnico della Mercedes, aveva chiesto di analizzare la SF71H.

La FIA ha così deciso a Montecarlo che la Ferrari, nonostante i complessi ragionamenti, fosse a norma, facendo tacere tutte le illazioni.

Toto Wolff, team principal Mercedes, ha così commentato la decisione della FIA e il motivo per cui avessero avanzato tali accuse

“Prima di tutto, la FIA ha fatto un annuncio pubblico, attraverso Charlie, della situazione. Non c’è stato alcun processo di nulla, nessuna protesta, solo un comunicato stampa della FIA. E noi ci fidiamo di loro. È un modus operandi del tutto normale per le squadre di chiedere loro su alcune questioni giuridiche, in tutte le direzioni”

Il team principal non ha accettato la decisione di Whiting di nominare quali membri del suo team avessero chiesto dei chiarimenti sulla Ferrari, dicendo che non fosse necessario

“La cosa più importante da capire è come funziona il processo e immagino che sappiate che diverse squadre chiedono la FIA ogni giorno e penso che sia importante non mettere qualcuno sotto i riflettori e dire ‘Questa persona ha chiesto su un problema giuridico’. Se dici che una squadra lo ha fatto, è perfetto, questo è il modus operandi. Ma non credo che questo sia il modo giusto di fare le cose, ma di indicare le persone individualmente e di metterle sotto i riflettori”

Charlie Whiting rispedisce al mittente le accuse di Wolff, dichiarando che sono stati proprio loro a dire il nome del ex membro della Ferrari.

“Ho avuto una conversazione con Toto questa mattina [la domenica]. Non pensavo fosse un segreto. In realtà, abbiamo avuto un incontro con i ragazzi ieri e sono stati loro a venire con il nome della persona della Ferrari.”

È comune per loro venire a trovarci, soprattutto quando hanno membri provenienti da altre squadre. Non dimentichiamo che le informazioni di Lorenzo [Sassi] risalgono ad almeno otto mesi fa, e questo è un periodo molto lungo nella F1. Naturalmente siamo consapevoli che la storia è un po’ sfuggita di mano.”