Formula 1 | Ayrton Senna, fonte di ispirazione per gli atleti di Rio 2016

Il personaggio di Ayrton Senna è stato fonte di ispirazione per molti, dentro e fuori le piste di Formula 1 e ora, coi Giochi Olimpici che si svolgono proprio nel suo Brasile, la figura dell’ex pilota di Formula 1, morto tragicamente durante il Gran Premio di San Marino del 1994, torna a farsi sentire più viva che mai. La sorella di Ayrton Senna, Viviane, Presidente della Fondazione istituita a nome dell’ex pilota, ha voluto scrivere una lettera a tutti gli atleti che in questi giorni stanno prendendo parte alle Olimpiadi e che sono impegnati nelle varie specialità.

Negli anni ’80, quando Ayrton Senna ha cominciato a brillare nel mondo della Formula 1, il Brasile stava vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia – ha esordito – L’economia era stagnante, la disoccupazione aumentava costantemente e l’inflazione che non accennava a diminuire ha letteralmente mandato in frantumi il potere d’acquisto dei cittadini. Nonostante ciò, Ayrton Senna si è reso controparte della crisi. In occasione di ogni vittoria sventolava la bandiera del nostro Paese, mostrando al mondo il lato positivo del nostro Brasile, capace di vincere non con l’inganno, ma con lo spirito di sacrificio, determinazione, valore e talento“.

Proprio per questi Giochi Olimpici, gli atleti brasiliani hanno ricevuto un braccialetto che ha voluto ricordare Ayrton Senna, contenente una famosa frase del pilota brasiliano, un’altra iniziativa della Fondazione guidata da Viviane per dimostrare al mondo che nonostante il Brasile venga considerato come paese operaio è capace di combattente e non arrendersi agli ostacoli: “Da quando le Olimpiadi di Rio 2016 hanno bussato alla nostra parte, il Brasile si trova a rivivere quella stessa condizione di instabilità politica, economica e sociale. Dovremmo cogliere questo momento per dimostrare come noi brasiliani siamo un popolo capace di alzare la testa, studiare, lavorare duramente affrontando e superando quotidianamente notevoli difficoltà, non barando, ingannando ma sacrificandosi con grinta e determinazione come ha fatto Ayrton“.

Esattamente come ha fatto il pilota brasiliano questa lettera vuole essere un incitamento rivolto a tutti gli atleti invitandoli a non mettere mai da parte i propri sogni, nella speranza di trasmettere un messaggio positivo, in un momento complicato per il Brasile, non solo ai protagonisti dei Giochi Olimpici ma anche a tutti coloro che seguono la competizione dei Cinque Cerchi. In un certo potremmo definirla quasi una metafora della sua prima vittoria in Brasile, nel 1991, sul circuito di San Paolo, dove Ayrton Senna per riuscire a salire sul gradino più alto del podio, nel GP di casa, ha dovuto affrontare grandi avversità ma non si è arreso, e nonostante avesse a sua disposizione solo la sesta marcia, è riuscito a trionfare nel Gran Premio del Brasile 1991.