Formula 1 | Halo ancora dubbi, Gasly: “Potrebbe ostacolare la visione delle luci allo start”
Pierre Gasly, pilota GP2 nonché membro del programma junior Red Bull, oltre al duo Ferrari è stato l’unico ad avere l’opportunità di testare tale sistema e non sembra esserne totalmente a favore.
Il francese ai test di Silverstone del mese scorso ha fornito un feedback pressoché negativo, definendo “claustrofobico” il feeling del pilota con l’Halo, e “strana” la percezione dall’interno dell’abitacolo.
L’abitudine ha giocato un ruolo fondamentale all’interno del responso di Gasly, che sostiene di non concepire le monoposto con i cockpit coperti.
“Ho sempre guidato vetture con l‘abitacolo scoperto sin dall’inizio. Non ho mai provato GT e simili, quindi per me le monoposto sono sempre state così” ha dichiarato a motorsport.com.
“Sicuramente in alcuni circuiti potrebbe creare dei problemi, come al Radillon o allo start con la visione delle luci del semaforo. Aspetti come questi andrebbero rivisti. Il fatto che fosse così diverso per me ha reso tutto più strano”.
La FIA non ha bocciato in maniera definitiva la soluzione proposta dalla Ferrari, avendo condotto una serie di crash test con risultati positivi nel campo della sicurezza, a differenza dell’Aeroscreen disegnato da Red Bull. La possibile introduzione nel 2018 consente quindi di perfezionare e sviluppare ulteriormente l’Halo, anche in pista durante le prove libere di alcuni Gran Premi.
Nonostante sia un pilota di GP2 e non della classe regina, l’opinione di Pierre Gasly è stata preziosa per la FIA e il francese si è dimostrato compiaciuto per la fiducia. “Dal canto mio, se posso aiutare anche con l’esperienza ridotta che possiedo, è sempre una cosa buona”.
“Sono contento di averlo testato, essere stato uno dei pochi piloti che lo hanno provato, e di aver percepito com’è. Almeno, se un giorno decideranno di adottarlo, saprò già cosa si prova ad averlo sulla macchina” ha concluso il giovane pilota.