Formula 1 | Alfa Romeo in Indycar? Marchionne ci pensa!

Sergio Marchionne, CEO di Fiat Chrysler Automobiles, ha ammesso che c'è interesse ad inserire uno dei marchi di FCA nella serie Verizon IndyCar. L’Alfa Romeo in Indycar è un’idea che gli piace parecchio. Ma ci sono già stati contatti tra la Fiat Chrysler Automobiles e l’Indycar?

© Alfa Romeo, Twitter

Lo scorso novembre il rientro dell’Alfa Romeo in Formula 1 è stato formalizzato in collaborazione con il team Sauber. Il team Haas all’inizio di questo mese ha dichiarato che sarebbe stato aperto a un simile cambiamento di marchio. Alla fiera NAIAS di Detroit, Sergio Marchionne ha detto ai giornalisti italiani che promuovere il marchio Maserati via Haas sarebbe “un buon progetto”, mentre sembra respingere l’idea di Maserati in Formula E. L’italo-canadese, che ultimamente ha più volte minacciato di abbandonare la Formula 1 dopo il 2020, ha poi aggiunto che sta prendendo in considerazione l’IndyCar e che stima molto Gian Paolo Dallara che è il fondatore e proprietario del fornitore di lunga data del telaio e della carrozzeria dell’IndyCar.

A riguardo perciò Sergio Marchionne ha affermato: “Perché non l’Alfa Romeo in IndyCar? In realtà ci stiamo pensando da un po’. Gian Paolo Dallara lo considero un grande, il miglior ingegnere italiano in circolazione”. Jay Frye, presidente della concorrenza e delle operazioni di IndyCar, non ha confermato che la Fiat Chrysler Automobiles sia uno degli OEM [produttori di apparecchiature originali] con cui IndyCar ha tenuto colloqui. Giovedì sera, ha dichiarato a Motorsport.com: “Negli ultimi mesi, soprattutto dopo la fine della stagione 2017, abbiamo avuto numerosi incontri con gli OEM sulle prospettive di diventare partner di IndyCar. Ne abbiamo avuti circa 10”.

“Ciò che ha aiutato, prima di tutto, è stato il nostro piano quinquennale. Occorre ricordare, che ancor prima di progettare la vettura del 2018, ancor prima di parlare con i nostri attuali OEM, Chevrolet e Honda e i nostri team, abbiamo anche parlato con altri OEM del settore che potrebbero essere potenziali partner, con cui siamo amici, per ottenere la loro opinione. Hanno apprezzato il nostro piano e ciò che stiamo facendo. Dopo aver eseguito la prima parte importante di questo piano quinquennale installando la vettura, di cui piloti e proprietari del team sono soddisfatti, infatti stanno facendo commenti molto positivi a riguardo, siamo stati in grado di tornare dagli OEM e dire che siamo riusciti a completare la prima parte del piano e che tutto sta procedendo bene!” Ha così proseguito Jay Frye.

“Quindi posso dire che c’è stato molto entusiasmo ed abbiamo avuto una risposta nettamente positiva a riguardo e quindi siamo molto incoraggiati, inoltre il passaggio a un aerokit universale ha eliminato un ostacolo tecnico e finanziario importante per qualsiasi potenziale OEM. E quindi c’è stata davvero una buona attività e risposte positive. Tutto quello che ci eravamo prefissati si sta verificando, la vettura ha finora fatto tutto ciò che volevamo, ed è stato importante per le aziende vedere tutto ciò. Non voglio certo dare l’impressione che siamo già arrivati, ci sono cose da fare ed ottenere, ma posso dire con certezza che è stato particolarmente incoraggiante vedere che anche gli OEM non affiliati con noi, si siano informati sul nostro piano”, ha così continuato Jay Frye.

“Ci rende felici sapere che il nostro piano quinquennale stia suscitando curiosità e che molti ci prestino attenzione, si informino su cosa stiamo facendo e che mostrino interesse”. Jay Frye inoltre ha confermato nuovamente che sia la Chevrolet che la Honda sono ansiose di vedere in IndyCar un altro produttore, perciò ha dichiarato: “Sono stati entrambi molto d’aiuto e conoscono anche le persone del settore. Siamo strettamente legati a loro per quanto riguarda la prospezione dei produttori, così come lo siamo stati nel lavorare sul piano quinquennale e sulla nuova vettura”.