Formula 1 | Alcuni dati sulla potenza delle power unit

power unit mercedes

© Mercedes Press Area

Con i primi test invernali di Barcellona a un mese di distanza, il sito spagnolo soymotor.com ha pubblicato un resoconto sui valori di potenza di tre propulsori – Mercedes, Renault e Honda – nell’ultima fase del 2018, con qualche previsione in vista del nuovo campionato. Lo scorso anno, Mercedes e Ferrari disponevano, secondo le stime, di 1.030 CV in qualifica e circa 980 in gara. Toto Wolff ha dichiarato per quest’anno un incremento di potenza del propulsore tedesco nell’ordine dei 12 CV, che possono sembrare pochi se paragonati ai 50 guadagnati nel 2017 e ai 30 guadagnati nel 2018, ma considerando che il livello è già altissimo, è chiaro che i margini di miglioramento si riducono. Secondo fonti interne alla Mercedes, l’incremento di potenza sarebbe derivato da una riprogettazione quasi totale del motore, al punto che solo poche componenti sono in comune col propulsore usato nel 2018.

Secondo soymotor.com, due sono le ragioni che hanno spinto la Mercedes a riprogettare il motore, nonostante questo fosse già vincente. In primo luogo, la versione 2018 era già arrivata al limite del suo sviluppo, inoltre il prossimo anno vi saranno 5 kg di carburante in più, il che ha spinto gli ingegneri Mercedes a cercare delle soluzioni per migliorare la combustione, col risultato di arrivare a stravolgere il progetto precedente per inaugurarne uno nuovo.

Sempre secondo soymotor.com, il fatto che la Mercedes abbia deciso di imbarcarsi in un progetto di motore quasi totalmente nuovo implica che le regole del 2021 non dovrebbero essere così rivoluzionarie, almeno in tema di power unit. Il nuovo motore Mercedes avrà infatti dei margini di miglioramento, che Mercedes sperimenterà proprio nel 2020 e 2021. Se tra due anni avvenisse una grossa rivoluzione nel regolamento motoristico, avrebbe avuto meno senso la scelta della Mercedes di progettare una power unit quasi totalmente rivoluzionata.

Ben diversa, ovviamente, la situazione di Renault e Honda. Le stime dicono che la power unit francese pagasse, a fine 2018, un deficit di 40 CV da Mercedes e Ferrari in qualifica, che si riducevano a 30 in gara (infatti proprio la domenica il margine tra Red Bull e Ferrari e Mercedes si assottigliava). Se diamo per assodato che la Mercedes ha trovato ulteriori 12 CV e che Renault fino a novembre arrivava a 950 CV durante la gara, significa che a Viry dovranno trovare una cinquantina di cavalli per avvicinarsi alla Mercedes…

Honda sarebbe stata, nel 2018, ancora più indietro della Renault, nonostante le dichiarazioni provenienti dal mondo Red Bull facessero intendere il contrario. Le stime parlano di 930 CV di potenza messi a disposizione dalla power unit giapponese in gara contro i 950 erogati dalla Renault. Chiaro, dunque, che i giapponesi dovranno trovare anch’essi una cinquantina di cavalli, contando sul fatto che lo chassis Red Bull potrebbe aiutare a chiudere il gap da Ferrari e Mercedes.