Credits: Twitter Formula 1

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Alle porte di un mondiale incerto, il cui inizio non è chiaro e su cui sono state gettate diverse ombre a causa del coronavirus, vogliamo dare uno sguardo obiettivo ai piloti che quest’anno, una volta in griglia, dovranno riscattare se stessi

Come qualsiasi parte del mondo, anche la Formula 1 sta risentendo di questa grave emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus. La McLaren ha scelto di ritirarsi dal Gran Premio di Melbourne, la stessa Melbourne si avvia forse verso la cancellazione del weekend di gara. In un momento difficile e quasi surreale della storia, vogliamo comunque guardare a questa nuova stagione di Formula 1 con un occhio diverso, inquadrando meglio quelli che sono i 5 piloti che – quando sarà il momento – dovranno farsi valere e riscattare il proprio sedile.

Che si parta da Melbourne o da qualsiasi altro Gran Premio, le prime gare saranno fondamentali. Lo saranno per capire il potenziale della monoposto, per capire le aree di miglioramento, le difficoltà e gli errori commessi in fase di progettazione. Saranno fondamentali anche, forse, per definire chi avrà la supremazia sugli altri: sarà di nuovo l’anno di Hamilton? Oppure Verstappen riuscirà a scalzarlo e a conquistare il suo primo titolo mondiale?

Nulla è certo, ma quello che possiamo dire è che sono altri i piloti che questo 2020 dovranno tirar fuori le proprie carte migliori e far vedere non solo alla propria squadra ma anche ai propri tifosi di poter continuare a correre e di avere ancora tutto il potenziale per rimanere nel Circus.

VALTTERI BOTTAS: UN ALTRO ANNO DA NUMERO 2?

È ormai chiaro che Bottas, in Mercedes, non ha ancora cavalcato l’onda della vittoria. Al di là di qualche sprazzo qua e là, qualche vittoria sporadica e qualche sorpasso accattivante, il finlandese non ha ancora dimostrato di avere la stoffa del campione. Il più delle volte è forse apparso timido, quasi intimorito di mettere i piedi in testa all’ormai imparagonabile compagno di squadra.

Ma quest’anno c’è un piccolo dettaglio: il rinnovo del contratto. Bottas ha bisogno di guadagnarselo, senza rimanere dietro all’immagine del collega britannico. La sua carriera in Formula 1 non sarà stata certo brillante, ma quegli sporadici barlumi di speranza hanno fatto capire che forse, sotto sotto, Bottas qualcosina in più se la merita.

SEBASTIAN VETTEL: ULTIMO ANNO IN FORMULA 1?

Un 2019 da dimenticare, una rivalità con il compagno di squadra su cui si hanno ancora dei dubbi. Per Vettel non è stato sicuramente un anno semplice quello appena passato e forse non lo sarà nemmeno il 2020. Al termine di quest’anno il tedesco avrà il contratto in scadenza e tutte le porte sono aperte per il 2021. C’è chi ritiene che si debba prendere un anno sabbatico, chi invece pensa che debba abbandonare del tutto la Formula 1.

Ma del resto, solo lui saprà cosa fare al termine dell’anno. Diversi saranno i fattori da prendere in considerazione: la relazione con Leclerc, il contratto, l’aspetto economico (sappiamo che non è da sottovalutare), la sua stessa voglia di rimanere in pista. Quello che sicuramente Vettel è chiamato a fare in questa nuova stagione è ricordare a tutti la sua abilità. È un quattro volte campione del mondo, qualcosa vorrà pur dire!

L’anno scorso non è stato certamente uno dei più performanti, ma questo non vuol dire che abbia perso completamente la sua stoffa di campione quale è. Un momento no può capitare a tutti, anche se è vero che gli errori di Vettel dovuti alla pressione sono ormai una cosa a cui siamo abituati…forse un po’ troppo.

DANIEL RICCIARDO: A CACCIA DI RISCATTO CON LA RENAULT

La sua scelta di passare dalla Red Bull alla Renault aveva fatto discutere non poco. Ma, molto probabilmente, la voglia di correre e di divertirsi dell’australiano ha prevalso su tutto e anche quest’anno il suo volto sarà tra i più osservati della Formula 1. Forse non sono altissime le probabilità di vederlo a podio insieme alla scuderia francese, ma non è ancora detta l’ultima parola. Il re dei sorpassi potrebbe stupire tutti e dare del filo da torcere anche ai top driver, tanta è la sua determinazione in pista.

E se il suo futuro fosse in rosso? Molte sono le voci che lo vedono in Ferrari a partire dal prossimo anno, dopo un eventuale abbandono di Vettel. Lo stesso Ricciardo ha più volte smentito i rumors, anche perché molto dipenderà dall’attuale stagione. Di certo, se l’australiano riuscirà a instaurare una buona relazione con il suo nuovo compagno di squadra Esteban Ocon e ad essere aggressivo come lo è sempre stato, la scuderia tedesca potrebbe pensarci due volte prima di lasciarsi scappare un talento come il suo.

ALEX ALBON: BATTAGLIA A DENTI STRETTI

O si vince o si perde. Potrebbe essere questo il motto del giovanissimo pilota della Red Bull, buttato in pasto alla scuderia austriaca a metà della scorsa stagione. Proprio nel 2019 abbiamo tutti assistito all’aggressività e al carattere di ferro del team di Christian Horner. In quattro e quattr’otto Gasly è stato retrocesso alla scuderia minore, lasciando spazio a un Albon incerto e spaesato.

Tutte sensazioni che, però, sono sparite in brevissimo tempo. Nonostante Albon abbia ancora bisogno di qualche gara di rodaggio per entrare totalmente in confidenza con la monoposto e la filosofia Red Bull, ha dato grande prova di talento e competitività. Non sono mancati i sorpassi azzardati e le battaglie con le unghie e con i denti per guadagnare qualche punticino e far vedere che lui, quel sedile, se lo meritava.

L’unico neo? Un compagno di squadra come Max Verstappen. Sappiamo che l’olandese non le manda a dire, né a voce né in pista. Per stargli dietro e per contrattaccarlo ci vogliono fegato e coraggio, che di certo non mancano al pilota thailandese. Anche per lui quest’anno sarà quello del riscatto, ma anche e soprattutto della messa in mostra delle sue abilità che, chissà, potrebbero portarlo a lottare davvero con il compagno di squadra.

ROMAIN GROSJEAN: METTERE DA PARTE ERRORI E NERVOSISMI

Un po’ come Vettel, anche per il francese della Haas lo scorso anno è stato disastroso. Lo è stato un po’ per tutta la scuderia, ma lui ne è stato forse l’elemento caratterizzante. Troppi errori, troppi ritiri, troppi ruota a ruota con Magnussen. È una caratteristica che Grosjean si porta dietro da diverso tempo e che forse potrebbe anche tagliarlo fuori dalla Formula 1.

Il 2020 sarà un anno di rivincita anche per lui, anche se al momento appare difficile vederlo come un pilota pericoloso. Nelle passate edizioni molto ha fatto anche una macchina non del tutto competitiva, il che potrebbe averlo penalizzato non poco. Tuttavia, a partire dal primo Gran Premio dell’anno, il francese dovrà voltare pagina e cercare di tenere stretto quel sedile che, forse, non è più così sicuro.

Un po’ come Sebastian, anche per Grosjean si è trattato di un momento molto buio della sua carriera. La delusione e la rabbia sono state molte e, chissà, potrebbero essere il vero e proprio motore pronto a spingerlo a dare il massimo durante il 2020!