FIA, 10 motivi per squalificare Daniel Ricciardo
Quello che ha tutte le carte in regola per caratterizzare la stagione 2014 prende il nome di Flowgate e riguarda la pesante esclusione di Daniel Ricciardo dalla gara di casa, chiusa sul podio in seconda posizione. Il collegio commissari, composto da Tim Mayer, Emauele Pirro, Steve Chopping e Gerd Ennser, dopo aver ricevuto un rapporto dal Delegato Tecnico, a seguito dei colloqui con i rappresentanti della Red Bull, ha decretato le seguenti spiegazioni a riguardo della squalifica della RB10 numero 3 di Ricciardo.
Numero/Pilota. 3, Daniel Ricciardo
Team. Infinity Red Bull Racing
Ora. 20:17
Sessione. gara
Fatti. La macchina numero 3 ha violato l’articolo 5.1.4. del regolamento tecnico della Formula 1 FIA.
Reato. Violazione dell’articolo 3.2 del regolamento sportivo della Formula 1 FIA. e dell’articolo 5.1.4 del regolamento tecnico della Formula 1 FIA.
Decisione. La macchina numero 3 è squalificata dalla classifica finale.
Motivazioni
1) Il Delegato Tecnico ha rapportato ai commissari sportivi che la monoposto numero 3 ha superato il flusso di combustibile di 100kg/h imposto. (Articolo 5.1.4 del regolamento tecnico della Formula 1)
2) Questo parametro è al di fuori del controllo del pilota, Daniel Ricciardo.
3) Il flusso di carburante si misura utilizzando un sensore di flusso (Art. 5.10.3 e 5.10.4 del regolamento tecnico) che è omologato dalla FIA, di proprietà e gestione dei team.
4) I commissari hanno ascoltato le differenti opinioni a riguardo del sensore di flusso di combustibile utilizzato descritto dalla squadra e dai rappresentanti del Delegato Tecnico. Le loro versioni corrispondono.
a) Durante la prima sessione di prove libere è stata riscontrata una differenza di lettura tra i primi tre e il quarto run. Le stesse letture del 4° giro sono state riscontrate anche in occasione della seconda sessione di prove libere.
b) Il team ha utilizzato un sensore diverso al sabato senza ottenere letture che fossero soddisfacenti ne per loro, tanto meno per la FIA, per questo motivo sono stati richiamati per cambiare il sensore in regime di parco chiuso il sabato sera.
c) Hanno montato per la gara il sensore originale che ha fornito le stesse letture durante le libere 1 e 2 del 4° giro.
5) Il rappresentante tecnico ha detto ai commissari che quando il sensori è stato installato sabato notte, ha comunicato al team di effettuare una ricalibrazione al flusso di carburante in modo da rendere regolare il flusso stesso.
6) Il rappresentante tecnico ha sottolineato ai commissari sportivi che c’erano differenze nel sensore. Tuttavia i sensori funzionano all’interno di un range conosciuto e si calibrano individualmente. Questo si converte nello standard che i team devono usare per il loro sensore con lo scopo di raccogliere dati di flusso.
7) Il team afferma che, basandosi sulle differenze osservate tra le due letture delle Libere, ritiene che il sensore di flusso (quello della Federazione n.d.r.) fosse inaffidabile. Pertanto, per la partenza della gara, hanno scelto di utilizzare il proprio piuttosto che seguire i valori dati dal sensore di flusso con la giusta correzione.
8) La direttiva tecnica 016-14 (1 marzo 2014) stabilisce il modo di utilizzo e, qualora tale sensore sia inaffidabile, un modello alternativo per usarlo.
a) La Direttiva Tecnica inizia affermando: «Il sensore di flusso di combustibile omologato sarà lo strumento primario di misurazione del flusso di carburante e sarà usato per verificare la conformità agli articoli 5.1.4 e 5.1.5 del Regolamento Tecnico della Formula 1». Questo è conforme agli articoli 5.10.3 e 5.10.4 del Regolamento Tecnico.
b) La Direttiva Tecnica prosegue affermando: «Se in qualsiasi momento NOI riteniamo che il sensore abbia un problema che non è stato rilevato dal sistema, NOI lo comunicheremo al team in questione informandoli di passare al sistema alternativo».
c) Il sistema alternativo è calcolato attraverso il sistema di flusso di carburante con un fattore di correzione deciso dalla FIA.
9) La rappresentanza tecnica della FIA ha riscontrato dalla sua telemetria durante la gara che il flusso di carburante era troppo alto e ha contattato il team, offrendogli l’opportunità di seguire le istruzioni per ridurre il flusso in maniera tale da rientrare nel limite misurato da un sensore omologato. Il team ha scelto di non eseguire questa correzione.
10) Secondo l’articolo 3.2 del Regolamento Sportivo è dovere della squadra rispettare il Regolamento Tecnico durante tutto l’evento. Così i commissari sportivi hanno deciso che:
A) La squadra ha scelto di correre con una monoposto che stava utilizzando il proprio modello di flusso di carburante senza direttive della FIA. Questa è una violazione delle procedure al punto TD/10614.
B) Nonostante il sensore abbia mostrato una differenza nelle letture tra le esecuzioni delle Libere 1, resta comunque il sensore omologato e che i team devono usare obbligatoriamente per misurare il flusso di carburante a meno che la FIA non dia diverse disposizioni.
C) I commissari erano soddisfatti della spiegazione della rappresentanza tecnica, sottolineando come se il team avesse fatto un piccolo adeguamento in corso, avrebbero potuto correre utilizzando il proprio sensore di rilevamento del flusso.
D) Nonostante gli avvisi al team che il sensore fosse in errore, è stato appurato come non fosse nelle loro possibilità la decisione di correre con un metodo di misurazione differente senza il permesso della FIA.
I commissari hanno deciso che la monoposto numero 3 non ha seguito il Regolamento Tecnico, pertanto è esclusa dal risultato finale della gara.