Ferrari, Vettel non migliora il primo in Rosso di Fernando Alonso

È trascorso appena un anno dalla decisione di Fernando Alonso di lasciare la Ferrari per la McLaren, dopo cinque stagioni di gioie, dolori e promesse non rispettate. A dispetto forse, di quanto si potesse aspettare lo stesso iberico, a Woking le cose non sono andate per la meglio tant’è che il miglior risultato ottenuto dallo spagnolo nel 2015 è stato il quinto posto raggiunto a Budapest in occasione del GP d’Ungheria. La Ferrari invece è stata la vera sorpresa della stagione: a Maranello si sono saputi riprendere da un fallimentare 2014 che ha permesso al proprio pilota di punta, Sebastian Vettel, regalarsi qualche soddisfazione però senza eguagliare i risultati ottenuti da Alonso nel 2010, anno del suo primo Campionato corso col Cavallino Rampante.

In quella stagione lo spagnolo ha lottato per il titolo fino alla fine. Fino all’ultima gara. È arrivato secondo nel Mondiale con 252 punti, proprio dietro a Vettel, allora punta di diamante della Red Bull, riuscendo a vincere 5 gare e salendo 10 volte sul podio.

Vettel (3 vittorie e 13 podi), da parte sua, si è mostrato più costante di Alonso avendo chiuso il Mondiale anche se al terzo posto ma con un totale di 278 punti, 26 in più di quelli ottenuti dall’ex ferrarista. Nonostante ciò il tedesco non è mai riuscito a mettere in dubbio la vittoria del titolo da parte di Lewis Hamilton, iridato in occasione del GP degli Stati Uniti. Proprio dall’appuntamento di Austin in avanti però Vettel, anzi che provare a prendere Nico Rosberg, secondo a fine anno, si è visto, complice il momento magico del connazionale della Mercedes, perdere punti alla tripletta conclusiva di vittorie ottenute da Rosberg a differenza di Vettel che nelle ultime tre gare ha portato a casa un ritiro, un 3° e un 4° posto.