Ferrari: la rimonta in Canada è solo un fuoco di paglia?

Canada Ferrari

© Ferrari Press Area

Nel GP del Canada, si può dire di aver visto una grande Ferrari, sotto tutti i punti di vista. Il demone del degrado gomme sembra essere stato sconfitto, così come gli errori al muretto. Che sia arrivato il momento della svolta?

Montreal potrebbe aver messo una pietra sopra alla cocente delusione di Barcellona. In terra spagnola gli aggiornamenti tanto attesi non avevano portato i risultati sperati, facendo sorgere molti dubbi. La monoposto non mostrava segni di miglioramento e il team è caduto nei soliti errori di strategia. Il Canada invece ha segnato una sorta di riscatto per la Ferrari a 360 gradi. Il problema del degrado gomme è apparso inesistente e la strategia è stata perfetta, portando i piloti a una rimonta di ben sei posizioni.

I sorrisi sui volti di Leclerc e Sainz e del Team Principal Vasseur non erano dovuti al risultato portato a casa, bensì alla sensazione di aver trovato finalmente la direzione giusta su tutti fronti. Sì, perché se fino al Gran Premio scorso, la Ferrari andava forte solo di sabato, in Canada si è vista una vettura competitiva anche sul passo gara. Peccato però per le qualifiche, che avrebbero potuto scrivere un finale ben diverso. L’obiettivo del team deve essere quello di combinare la forza del sabato e quella della domenica in un unico weekend, se si vuole ottenere il podio, o perché no, una vittoria.

Intanto però si guarda il lato positivo: finalmente una strategia che ha funzionato. E’ stata azzardata, certo, ma alla fine ha ripagato. Si è trattato di non far rientrare i due piloti dopo l’uscita della Safety Car. Questo ha permesso di guadagnare ben sei posizioni, che poi sarebbero rimaste invariate fino alla bandiera a scacchi. Questa scelta ha evidenziato l’ottimo passo gara con la gomma gialla, con cui i due piloti hanno corso praticamente metà Gran Premio. Un obiettivo che alla vigilia pareva inimmaginabile. Una risposta positiva l’ha data anche la temuta gomma hard, con tempi uguali a quelli dei primi tre.

Sorrisi abbozzati e parole esclamate sottovoce

Nonostante il risultato soddisfacente, dopo innumerevoli e concenti delusioni degli scorsi weekend di gara, i due piloti, così come Vasseur non si sbilanciano troppo. Sono ben consapevoli che Montreal fosse un circuito amico della Ferrari e che bisognerà aspettare altri tipi di tracciati per capire se il miglioramento ci sia veramente stato.

A fine gara quest’ultimo ha commentato: “E’ stato importante vedere che nel secondo stint con le hard, i tempi fossero uguali a quelli dei primi tre in classifica. Stiamo migliorando gara dopo gara. Dobbiamo continuare a pensare a noi stessi e lavorare sodo, per riuscire ad avere un weekend perfetto dal venerdì alla domenica“. Il Team Principal ha inoltre annunciato l’arrivo di aggiornamenti nelle prossime gare.

Un timido Leclerc, quasi intimorito, a fine gara ha definito questa corsa come la migliore della sua stagione fino ad ora. Il pilota è apparso soddisfatto del passo gara mostrato dalla sua SF-23 e delle strategie del muretto che hanno permesso di rimontare fin sotto al podio. Nonostante questo le parole sono però state pronunciate con cautela, segno che in casa Ferrari rimane la paura di alzare troppo l’asticella per poi deludere ancora una volta.