Ferrari fiduciosa: seconda forza anche in Giappone?
In Giappone per confermarsi: Ferrari non vuole cedere lo scettro di seconda forza a nessuno, nonostante un circuito difficile
Il successo dell’Albert Park ha aiutato la Rossa a consolidare il titolo di seconda forza in campionato. Una vittoria, una doppietta, arrivata anche grazie allo sfortunato forfait di Max Verstappen, ma che ha mostrato le qualità del team di Maranello, che avrebbe potuto lottare anche con il Campione del Mondo. In Giappone, però, la storia non può ripetersi: si corre in un tracciato che sembra cucito addosso alle RB20, meno favorevole per Ferrari. E con le McLaren che potrebbero approfittare della armonia di caratteristiche tra monoposto e circuito, la storia si complica. Ma il Cavallino non demorde e non perde le speranze.
Alta motivazione
Come è noto, a Suzuka non ci sarà alcun tipo di aggiornamento per il team Italiano, che ha preferito evitare di anticipare i tempi circa il fondo per non incappare in un errore stile Williams in Australia. Al momento, dunque, l’unica data certa per l’arrivo di importanti pacchetti di novità da perte del team di Cardile è quella del GP d’Emilia Romagna. Senza dunque aiuti da parte del team ingegneristico, Ferrari dovrà accontentarsi di quanto già presente da inizio stagione. Fortunatamente, l’ala posteriore già utilizzata negli appuntamenti di marzo sposa bene le caratteristiche di medio carico del tracciato Nipponico.
Meno positive rispetto a quelle per-australia dunque le aspettative della Scuderia per quanto riguarda il weekend in Giappone. Ciononostante, i due brillanti piloti del team, Charles Leclerc e Carlos Sainz, puntano nuovamente ad affiancare Max Verstappen in prima fila. Parola d’ordine: limitare il gap con Red Bull. E tenere a bada McLaren alle proprie spalle. Inoltre, un fattore a favore della Rossa potrebbe essere la riconferma dell’usura limitata degli pneumatici, vista la scelta Pirelli di portare a Suzuka la gamma più dura.
La motivazione in Ferrari è alle stelle a seguito della doppietta. La vettura non è sicuramente la migliore in griglia, ma l’intenzione è quella di dimostrare come a Maranello si lotti. Necessario confermarsi seconda forza e, allo stesso tempo, non abbandonare l’obiettivo. Gli aggiornamenti di Imola potrebbero cambiare le carte in tavola e, chi lo sa, far fare un salto di qualità tale da avvicinarsi al millesimo a quelli di Milton Keynes.