Ferrari e i numerosi sospetti sulla legalità del suo motore

Ferrari sospetti motore

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L’inarrestabile motore Ferrari continua a sollevare polemiche

Mancano soltanto sette gare per la fine della stagione e dopo le prime due vittorie della Scuderia nel 2019, sembra che i sospetti al riguardo siano cresciuti. A tal punto che alcuni dei suoi rivali riconoscono di aver già discusso il caso dinanzi alla FIA. Il Team Principal della Mercedes, Toto Wolff, ha espresso le proprie perplessità dopo il Gran Premio d’Italia affermando: “Honda, Renault e noi siamo praticamente sulla stessa barca. Solo la Ferrari si distingue e, a volte, in modo così sorprendente”.

La Red Bull ha riconosciuto di aver già rivendicato il caso: “Si, abbiamo inviato i nostri diversi sospetti alla FIA, ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta da loro. Stiamo parlando di 40 kilowatt, la Ferrari ha più potenza delle altre”. Secondo le informazioni che circolano nel paddock, il Cavallino Rampante avrebbe quei 40 KW, equivalenti a circa 54 CV, di potenza extra rispetto ai suoi rivali. Un altro dei dati che solleva i sospetti dei suoi rivali sembra essere quelli raccolti nelle sessioni di qualifica, dove la superiorità della Rossa in un giro è allarmante secondo Horner, che ha dichiarato: “Questo vantaggio riguarda il giro secco, infatti soprattutto in qualifica, la differenza di velocità a Spa e Monza è stata molto evidente”.

Renault e Mercedes d’accordo con Red Bull

La Renault, nonostante non si sia espressa a riguardo, è stata nominata dal Team Principal della Red Bull, che a Autobild ha affermato: “Non siamo i soli a puntare il dito sulla Ferrari. Anche Renault e Mercedes la pensano come noi”. Al momento, sono solo sospetti e una serie di denunce dinanzi alla FIA, ma ora si dovrà studiare il caso in modo più approfondito prima di dare una risposta definitiva. L’unica certezza al momento è che la Ferrari non è colpevole di nulla, come ha sottolineato nelle sue ultime dichiarazioni Jo Bauer, perciò “per il momento, tutto è legale” per il team di Maranello. Ma le polemiche che ne scaturiranno saranno certamente molteplici e implacabili.

Emanuela Aceto