Ferrari contro la Federazione: protesta in arrivo?

Ferrari protesta Federazione

Credits: FIA Twitter

La Ferrari ha intenzione di avviare una protesta nei confronti della Federazione riguardo le modifiche al fondo previste per il 2023

Secondo quanto riportato dal Michael Schmidt di Auto Motor und Sport, la Ferrari sarebbe intenzionata a presentare una protesta contro la direttiva “anti-porpoising della Federazione. Una chiara presa di posizione da parte del team di Maranello: “Binotto mi ha detto che stanno pensando di protestare. Si tratta di una modifica delle regole che deve passare attraverso il normale processo di votazione“, ha detto Schmidt. Secondo il team principal della Rossa, seguito da Christian Horner, la sicurezza è una scusa: “Verrà garantita dal limite che sarà introdotto a Spa che, se superato, vedrà la squalifica della vettura“.

Il giornalista tedesco spiega dove sta la difficoltà: “La FIA sta già effettuando delle misurazioni, ma solo sui rettilinei. Il problema è nelle curve veloci dove c’è ancora rimbalzo“. Purtroppo è molto difficile misurare i saltellamenti in curva: “Non ci sono solo forze verticali, ma anche laterali e possono esserci variazioni di carico. Non esiste un metodo per rilevarlo, quindi la FIA continuerà a misurare solo sui rettilinei“.

Non solo Ferrari e Red Bull: altri quattro team contrari alle nuove regole che porterebbero a risolvere i problemi di cui soffre Mercedes

L’altro fatto che preoccupa – continua Schmidt – è alzare il fondo di 2,5 centimetri e rafforzare il diffusore: esattamente ciò che Mercedes ha proposto“. Questo fa si che il carico diminuisca nella parte anteriore e passi maggiormente nella zona dell’estrattore: “Mercedes ha problemi all’anteriore della monoposto, questo gli impedisce di abbassare la vettura. Ferrari e Red Bull non vedono il motivo per cui dovrebbero pagare il prezzo dell’incapacità del team di Toto Wolff nel risolvere i propri problemi“.

Oltre ai due top team ci sono altre quattro squadre contrarie che sarebbero disposte a diminuire l’altezza da terra di dieci millimetri, ma senza apportare modifiche al diffusore. Il giornalista avverte sulla pericolosità di queste modifiche: “A oggi sono le squadre ad assicurarsi della sicurezza delle proprie monoposto. Ora che la FIA interviene e decide che cosa sia sicuro o meno, riguardo qualcosa che – conclude il tedesco – non può misurare correttamente, la rende automaticamente responsabile“.

Martina Luraghi