Ferrari, Carlos Sainz confessa: “quest’anno vittime della magia nera del pneumatico” | Nelle prove non ne va bene una
L’incidente clamoroso di Baku, ma anche i problemi di Singapore fanno sbottare Carlos Sainz. Nelle prove non ne va bene una.
Un ultimo anno in Rosso vissuto in pieno delle sue forza. Questa va detto. Carlos Sainz sta dando tutto per lasciare un buon ricordo in Ferrari. Lo spagnolo vive il presente sapendo già il futuro: dall’anno prossimo arriverò Lewis Hamilton ad affiancare Leclerc.
Lui proverà un’altra esperienza, con la stessa grinta e voglia di mettersi in mostra che l’ha sempre contraddistinto. Salirà sulla Williams: con la monoposto del team di Grove con cui ha sottoscritto un accordo biennale con un’opzione per un’eventuale estensione. Ma prima l’ultimo ballo con la Ferrari.
Tante buone gare in Rosso per Carlos Sainz, ma anche tanti problemi. Alcuni sopraggiunti per colpa sua e qualche azzardo di troppo, altri come Baku per cause davvero sfortunate.
Anche a Singapore, nell’ultimo Gran premio di questo pazzo Mondaile di Formula 1, lo spagnolo ha avuto a che con una gara molto impegnativa: ha corso un rischio fermandoci molto presto, eppure s’è divertito in pista con qualche sorpasso, chiudendo settimo e limitando i danni. Ma l’amaro in bocca resta.
Pausa di riflessione
“Ora c’è una pausa nella quale possiamo resettare tutto e tornare più forti per le ultime gare della stagione”. Ha ancora voglia di mettersi in mostra, nonostante un futuro già scritto. “Ci sono ancora molti punti in gioco – spiega – dobbiamo massimizzare il risultato ogni fine settimana”.
Sperando di evitare i baci della Dea Sbendata, che in realtà vede benissimo uno dei due piloti della scuderia di Maranello. “C’è un po’ di magia nera che dobbiamo comprendere appieno perché quest’anno siamo molto sensibili con la gomma in qualifica”.
Maledetta sfortuna
Un mini sosta all’orizzonte, il Circus tornerà il 20 ottobre al Circuito delle Americhe per il Gran Premio degli Stati Uniti. Sainz scalpita provando a non pensare alla maledetta sfortuna dei pneumatici.
“È una cosa molto strana – continua lo spagnolo – quello che so è che ogni giro è diverso, in ogni giro il grip e l’equilibrio sono diversi ed è un po’ prevedere cosa succederà e diventa una lotteria”. A Singapore è andata un po’ così, ma Sainz non è un pilota troppo scaramantico. Sono gli ultimi Gran Premi in Ferrari, sei per l’esattezza nei quali si correranno tre Sprint Race, poi si chiuderà un capitolo molto importante della sua carriera. Meglio viverlo senza pensare alla Dea Sbendata.