Formula 1 | Ferrari cambia approccio: copierà la struttura tecnica dalla McLaren!

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La dipartita di James Allison da Maranello si è concretizzata in un fulmine a ciel sereno per la Ferrari, insoddisfatta della mancanza di performance soddisfacenti soprattutto negli ultimi gran premi. Il problema, come espresso in precedenza, è da reperire nell’assetto interno obsoleto che caratterizza la squadra. Il team italiano è da svecchiare, come si evince dalla battuta di arresto subita dai progressi da ormai sette anni e, data la natura della Formula 1, una delle soluzioni è la copiatura.

La Ferrari, infatti, dopo aver sostituito l’ex direttore tecnico con il motorista (e non aerodinamico) Mattia Binotto, malgrado i tentativi di approcciare grandi nomi -Ross Brawn e James Key-, non ha intenzione di reclutare famosi e rinomati ingegneri. Pertanto la direzione che prenderà sarà l’approccio della McLaren, fondato sulla cooperazione fra molti importanti ingegneri.

“Binotto lavorerà con il team per contribuire a migliorare la vettura. –ha dichiarato il team principal Ferrari Maurizio Arrivabene- Tutti i tecnici si parlano, cooperano ma la differenza è fondamentale: non si dirà più “Questa è la vettura di Mr X”. Ci sarà una vettura che sarà il risultato della cooperazione tra tutti i gruppi di lavoro coinvolti nel progetto.”

Niente più vetture associate a una sola persona, con meriti o demeriti imputati solo alla stessa. La svolta sarà quindi l’adozione di un piano di lavoro trasversale come a Woking fanno con Peter Prodromou, Tim Goss e Matt Morris, cercando direttamente nella sede i talenti adatti.

“Stiamo modificando la struttura tecnica ma completeremo questo processo solo quando avremo capito di avere nella squadra ingegneri con potenziale non ancora sfruttato ha continuato Arrivabene in riferimento a una possibile promozione di giovani menti talentuose nel team.

“Ritengo che ci siano dei talenti. La domanda che però mi rivolgo è: perché, se queste persone hanno del potenziale, il loro talento non emerge? Se abbiamo bravi ingegneri, che però si dedicano a compiti marginali, è chiaro che perdiamo opportunità valide”.

“Il nostro ruolo è quello di mostrare l’obiettivo, e di assicurarci che tali target siano raggiunti. Se i concept sono chiari, non dobbiamo cercare ingegneri al di fuori di Maranello. Non siamo cercando dei super-talenti”. 

“Quando c’è una figura con un super-talento, è normale che tutto il team tecnico la segua. Ma non abbiamo questo tipo di persona. Stiamo lavorando su una nuova struttura trasversale e il coordinatore è Mattia Binotto”