Ferrari, Binotto: “Non pensiamo adesso al 2020”
Il minuto di gap accusato dalla Mercedes di Hamilton in Ungheria è la fotografia delle difficoltà della SF90 nei tratti misti. Vettel e Leclerc soffrivano il gap maggiore nel terzo settore, come già accadeva a Barcellona, dove le Ferrari volavano nei tratti veloci salvo poi arrancare sulle curve lente. Ci sarebbero tutti gli elementi per guardare già al 2020, ma Mattia Binotto vuole soffermarsi sulla cura dei mali della SF90.
“Credo che ciò che è importante capire non è tanto il perché del minuto di distacco da Hamilton – ha commentato Binotto – ma come mai la nostra performance è così altalenante. In Germania eravamo i più veloci, qui per qualche motivo siamo rimasti così attardati. Ovviamente, sappiamo che la prestazione dipende molto dal tipo di pista. E con la nostra macchina che manca di downforce, era chiaro che in Ungheria avremmo sofferto. La gara in questo senso è stata più spietata rispetto alle qualifiche. Nel giro singolo, il grip delle gomme può mascherare la mancanza di downforce, ma sulla lunga distanza i problemi emergono in modo molto più chiaro“.
Binotto ha puntualizzato che gli sforzi del team sono ancora convogliati sul progetto 2019: “Abbiamo tutta la seconda metà di stagione davanti. Proveremo a migliorare il carico aerodinamico su questa vettura e da lì lavoreremo come base per il prossimo progetto. So che i nostri rivali stanno già iniziando lo sviluppo per il 2020 e che punteranno ancora sul carico aerodinamico. Quindi non dobbiamo considerare l’attuale gap che abbiamo dai rivali come riferimento, perché l’anno prossimo il deficit potrebbe aumentare se loro massimizzeranno ancora il downforce”.
“Non ha senso puntare le nostre carte adesso sul 2020. Non c’è un cambio regolamentare in programma per l’anno prossimo, quindi tutti gli sviluppi che faremo su quest’auto torneranno utili anche per il prossimo progetto. Poi ci sono ancora nove gare e continuiamo a lavorare con il target di ottenere qualche vittoria a partire da settembre” ha concluso Binotto.