Dichiarazioni Formula 1 Ferrari, Binotto: “I sospetti sul motore? Fa parte del gioco” 10 Dicembre 2019 Giorgia Meneghetti Credits: Scuderia Ferrari press area Negli ultimi mesi della stagione 2019, dopo la pausa estiva, le SF90 si sono dimostrate più competitive e veloce, grazie anche alle nuove power unit, tanto da insospettire i rivali Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, è convinto che le speculazioni sulla power unit venute alla luce nella seconda parte della stagione 2019, siano state semplicemente uno stratagemma dei rivali per mettere sotto pressione la Scuderia Italiana. L’improvviso miglioramento della Ferrari avvenuto dopo la pausa estiva, non è passato inosservato all’interno del paddock in occasione dei gran premi, tanto da insospettire i rivali, che hanno voluto vederci chiaro, cercando di trovare, da dove provenisse tutto questo vantaggio. Una richiesta lanciata dalla Red Bull, ha spinto la FIA a verificare e chiarire attraverso una serie di direttive tecniche, che ciò non era frutto da trucchetti non conformi, o altre soluzioni simili che avrebbero potuto aiutare la power unit ad avere quella potenza dimostrata nelle gare successive alle vacanze estive. BINOTTO: “FA PARTE DEL GIOCO, CREARE SCOMPIGLIO NEL RIVALE” Una settimana dopo la fine della stagione 2019, Mattia Binotto, ha raccontato ad Auto Motor Und Sport, che questi sospetti erano probabilmente finti ed usati dai rivali per mettere pressione e distrarre la Scuderia di Maranello. “Non sono sicuro che veramente avessero dubbi su di noi. Probabilmente hanno usato questa circostanza per metterci pressione. La pressione porta a distrazione. Fa parte del gioco della Formula 1, creare scompiglio nel rivale. Il nostro lavoro non è solo competizione sportiva e tecnica. Qualsiasi cosa che possa far male al rivale è giusto usarla”. I sospetti da parte dei rivali, sono incrementati soprattutto ad Austin, quando entrambe le Ferrari, hanno perso di colpo, quella velocità di punta sui rettilinei in gara, 24 ore dopo che la FIA rilasciò la prima direttiva tecnica. Binotto ha dichiarato che i rivali della Ferrari, avevano ragione sul fatto che le Rosse hanno perso il loro vantaggio, ma per motivi sbagliati: “Hanno tratto delle conclusioni sbagliate,” ha così dichiarato l’ingegnere Svizzero. “Non abbiamo cambiato le condizioni operative dei motori, per poter generare più carico aerodinamica, aumentare la resistenza. Quindi, eravamo leggermente più veloci in curva, ma più lenti in rettilineo”. IL TEAM PRINCIPAL: “ABBIAMO LAVORATO MOLTO PER RECUPERARE IL GAP CON LA MERCEDES” Malgrado Binotto, fosse felice dei progressi raggiunti dagli ingegneri della Ferrari sul motore nel finale del 2019, ha dichiarato che la stessa unità non ha beneficiato nel vantaggio dei 50 cavalli di potenza, che i loro rivali sostenevano che potesse avere. “La verità è lontana dal suo valore. Abbiamo supposto un massimo di 20 CV, che è un numero rispettoso. In un momento in cui le prestazioni del motore stanno convergendo, 20 CV sono un grosso vantaggio, e possono aiutarti in Qualifica ed in Gara”. “Sono orgoglioso per questo sviluppo, ricordo ancora il primo motore ibrido del 2014. Il gap con la Mercedes era incredibile, di oltre 80 CV! Abbiamo lavorato duramente in fabbrica a Maranello per recuperare questo gap. Posso dire che abbiamo svolto un grandissimo lavoro in questo campo”, ha così concluso Binotto. Tags: 2019, FIA, Mattia Binotto, Mercedes AMG Petronas, Red Bull Racing, Scuderia Ferrari Continue Reading Previous GP Russia 2020 a rischio cancellazione?Next Gasly: “Spiazzato e deluso dall’improvvisa decisione di Marko”